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Pazienti dimessi dal “Da Procida”: arriva il plauso al Dott. Polverino e il suo staff

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Pazienti dimessi dal “Da Procida”: arriva il plauso al Dott. Polverino e il suo staff

Tre pazienti dimessi dal presidio ospedaliero “Da Procida” di Salerno. Direttamente dagli ormai “ex” pazienti giungono i ringraziamenti al Dott. Benedetto Polverino e al suo staff

Salerno – Dimessi quest’oggi tre pazienti dal presidio ospedaliero “Da Procida”, dopo una degenza di oltre 15 giorni. Prima ricoverati al “Ruggi”, per poi continuare le cure al Da Procida, diventato centro Covid. I pazienti sono stati seguiti sotto la responsabilità dello pneumologo Benedetto Polverino, con la consulenza infettivologica del Dott. Luigi Greco insieme ad altri pneumologi, Memoli, Castriotti e Miraglia. Un’equipe completata dagli infermieri, è stata oggetti di innumerevoli e commossi ringraziamenti dei pazienti.

Tra i guariti l’anestesista Bruno Avallone che afferma: “Guarito dal punto di vista clinico. Sto bene, come tutti i pazienti del reparto per le cure che ricevono e per l’accortezza – anche morale – del personale medico, che ci sono rimasti sempre vicini. Un reparto che funziona e che ci ha guariti. Il Dott. Polverino è colui che ci ha tenuti sempre d’occhio, visitandoci ogni giorno e ci hanno portato fuori da questo difficile percorso.”

A tornare a casa, giusto in tempo per festeggiare il suo compleanno, anche Saverio Marino residente a Baronissi che, con la voce rotta dall’emozione, ribadisce quanto fosse dura la battaglia che ha affrontato: “Dopo due settimane dal ‘Ruggi’ siamo stati trasferiti in questa nuova struttura al ‘Da Procida’ che, pian piano, è diventata quasi una macchina perfetta. Mi urge fare dei ringraziamenti. A partire dal Dott. Polverino, che si è battuto anima e corpo per questa causa. Mi ha tirato letteralmente per i capelli, in quanto dovevo essere intubato ma, con la sua dedizione e caparbietà, mi ha voluto far fare la respirazione artificiale, salvandomi da quel tremendo incubo che poteva essere l’intubazione. Ringrazio l’intero staff che con lui ha collaborato: noi pazienti siamo stati accuditi in modo eccezionale, in modo gentile e affettuoso.”

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