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Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti

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Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti

Ritorna il commento della partita visto dai tifosi. Salernitana Vicenza La cronistoria vista dai Distinti

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            Scendono in campo i granata di mister Menichini per disputare la sedicesima giornata di ritorno del campionato di Serie B. Torna anche il nostro punto di vista; Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti.

            Mi dirigo verso il settore Distinti, biglietto e carta di identità alla mano. Prima arrivo e prima posso dedicarmi a Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti.

Come sempre (e come è giusto che sia) ci sono i controlli. Supero il primo varco, nel frattempo gioco di anticipo. Tolgo lo zaino in spalla e lo apro, un finanziere mi ferma per verificare cosa vi sia all’interno.

“Brigatie’ non ho nulla…” gli dico. “Non sono Brigadiere”, mi risponde seccato.

“Mi perdoni, ma non conosco i gradi”, cerco di giustificarmi. “Nun a fatt’ o militare?” mi chiede con aria ancora più seccata.

            Gli rispondo di no, gli dico che in compenso ho fatto l’università che dura più del militare e, inoltre, mi è servita molto di più.

Mentre parlo, mi rovista nello zaino e mi chiede cosa ci faccio con dei libri e altra roba allo stadio. Prontamente affermo che sporto sempre lo zaino con me e le cose che sono all’interno sono oggetti giornalieri.

“Ma ora è sera!” replica. Avrei voluto rispondergli, spiegargli la differenza tra giornaliero e giorno, tra dì e sera, ma non l’ho fatto. Mi fa cenno di andare e gli rispondo: “rispetto…” e mentre mi allontano “solo per il pompiere”.

Salernitana Vicenza La cronistoria

Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti, primo tempo.

            Sono le 20,30. La partita prende il via e con essa alcune voci di corridoio e news di giornata. Sembrerebbe che Aliberti, ex patron, sia interessato a una quota della Salernitana, tra i supporters però c’è molto scetticismo. “Deve continuare a vendere fagioli e basta” è il commento più deciso.

            I primi venti minuti di gara non sono entusiasmanti, eccetto qualche sprazzo che si conclude con un nulla di fatto, nel frattempo i tifosi cantano a perdifiato “bisogna vincere”. Al 22’ viene ammonito Oikonomidis e al 35’ Zito; si va al riposo con la speranza di ottenere una vittoria.

            Al mondo ci sono persone che sanno ancora meravigliarsi, è davvero una bella cosa. Durante il break sono in bagno e un uomo stupito chiede tra sé e sé, come sia possibile che nei bagni non ci siano i lavandini!

Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti: secondo tempo.

            Il match ricomincia come si era interrotto: deludente. “I terzini ci hanno condizionato un intero campionato”, è la critica che oggi sento più spesso. Oggi siamo in tanti, lo stadio è pieno, un amico mi risponde che meritiamo di più, che una piazza del genere non può meritare di lottare per non retrocedere.

            Riporto lo sguardo sul campo di gioco, mi rendo conto che la partita assomiglia a un incrocio tra una partita di ping pong e un saggio di danza classica. Al 54’ tra le fila del Vicenza entra Giacomelli per Brissa. Al 62’, dopo aver atteso quasi una eternità finalmente entra Gatto per Bagadur. Un minuto dopo Ceccarelli si fa ammonire e al 71’ esce per dare spazio a Bernardini.

            Ancora cambi, al 72’ entra Raicevic per Ebagua e al 76’ Coda per sostituire un esausto Zito. Nei minuti successivi creiamo qualche palla gol, ma per chi ama questa squadra c’è solo bile.

            Mentre la folla di supporters esce dallo stadio, e Salernitana Vicenza la cronistoria vista dai Distinti volge al termine, nelle teste di tutti aleggia una sola domanda: “Aro’ vulimm i?” (Dove vogliamo andare conciati in questo modo?).

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