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Salernitana, presentato Vincenzo Torrente

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Salernitana, presentato Vincenzo Torrente

Tempo di presentazioni questo pomeriggio per la Salernitana che ha presentato il nuovo allenatore Vincenzo Torrente

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Tempo di presentazioni in casa Salernitana che ha presentato il nuovo allenatore Vincenzo Torrente. Bagno di folla per il neo mister che è stato presentato alle presenza del co-patron Marco Mezzaroma, del direttore sportivo Mariano Fabiani e del team manager Salvatore Avallone. Ad aprire la conferenza stampo Mezzaroma: “Sono lieto di dare il benvenuto a mister Torrente nella nostra famiglia, una persona seria ed equilibrata; il suo curriculum lo conoscete meglio di me. E’ un allenatore che predilige un gioco propositivo, ha lavorato a lungo con i giovani e corrisponde al profilo che stavamo cercando. Adesso le premesse per poter fare bene ci sono tutte, confidiamo che possa fare un ottimo lavoro. Perché Torrente? Il profilo corrispondeva al nostro identikit ed ha comunque lavorato in piazze importanti come Bari, poi sarà il campo a determinare il risultato. I giovani? Non è detto che debbano arrivare dalla Lazio; se riteniamo possano andar bene per la Salernitana ben venga, questo cordone ombelicale che si ritiene ci sia è più mediatico che sostanziale. Il mio sogno è vedere un calciatore di Salerno, cresciuto con noi nelle giovanili, esordire in prima squadra. Noi avevamo ipotizzato di salire in serie B in cinque anni, lo abbiamo fatto con un anno d’anticipo. Adesso non faccio proclami, l’obiettivo è cercare di migliorare e crescere sotto tutti gli aspetti. Il campionato è strano, sicuramente non abbiamo la pressione e la fretta di fare un ulteriore salto di categoria. Le crescite troppo repentine finiscono male”.

fabiani
Salernitana, presentato Vincenzo Torrente

Il direttore sportivo Fabiani ritorna sul perché è stata affidata al mister cetarese la panchina della Salernitana: “Torrente è stata una scelta low cost ma, battute a parte, cercavamo un tecnico con determinate caratteristiche. Ne ho parlato con la proprietà che ha deciso che potesse essere il profilo giusto per Salerno, ricordate che chi detta le condizioni non è Fabiani ma Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Quando ho prospettato Torrente, l’hanno ritenuto idoneo per la Salernitana: esperienza larga nel settore giovanile, qualche campionato l’ha vinto ed ha comunque lavorato in piazze importanti. A prescindere dalla considerazioni personali ringrazio Leonardo Menichini, poi i programmi possono cambiare”.

Salernitana, presentato Vincenzo Torrente
Salernitana, presentato Vincenzo Torrente

Successivamente un emozionato mister Torrente prende la parola: “Volevo ringraziare i presidenti Lotito e Mezzaroma e il direttore Fabiani. Questa per me è una grande occasione, spero e farà di tutto per regalare grandi soddisfazioni al presidente e alla società. Sono orgoglioso e onorato di essere l’allenatore della Salernitana, grande ed esigenze piazza. So che non basta vincere ma bisogna anche convincere, il mio obiettivo è quello di fare un calcio propositivo e regalare gioie ed emozioni al popolo granata che, da sempre, è un valore aggiunto per passione, incitamento e calore. Da salernitano di provincia per me, sedere sulla panchina della Salernitana, vuol dire dare qualcosa in più per questa maglia e questa città, ma a prescindere da questo ho motivazioni personali, sono felice di essere ritornato in B e di farlo nella mia terra. A me piace un calcio propositivo, organizzato, che ha ritmo, aggressività, velocità e dinamismo, come idee prediligo le tre punte, sono cresciuto con il 4-3-3 ma questo non vuol dire non variare durante una gara. Ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada un allenatore come Delio Rossi che qui conoscete bene e mi ha insegnato molto. Penso sia importante divertirsi e far divertire la gente che viene allo stadio cercando la concretezza”.

vincenzo torrente
Salernitana, presentato Vincenzo Torrente

Torrente racconta poi com’è avvenuta la trattativa con la Salernitana: “Tutto è successo sabato, quando ho ricevuto la telefonata dal direttore. Avevo letto e ho sperato succedesse qualcosa, poi telefonicamente domenica ho sentito la proprietà, lunedì ci siamo visti e abbiamo concluso. I programmi? L’anno prossimo è un campionato difficile, ci sono squadre importanti, soprattutto Cagliari e Cesena e mi hanno chiesto il mantenimento della categoria, naturalmente cercando di far sempre il massimo per fare sempre meglio. La squadra? C’è una base importante per dare continuità, sicuramente va migliorata perché è un campionato diverso rispetto quello dello scorso anno. La storia dice che non stravolgere vuol dire fare bene l’anno successivo”.

Vincenzo Torrente è reduce dall’esperienza con la Cremonese, l’unico neo di una carriera finora positiva e vincente: “Cremona la ritengo un’esperienza comunque positiva, visto che la società mi ha esonerato quarto in classifica e dopo nove risultati utili consecutivi. Dopo l’esonero c’erano possibilità di andare in B ma non i presupposti per far bene e ho preferito aspettare l’occasione che poi mi è capitata. Io non ho fatto un discorso economico, m’interessava un discorso importante e ritengo sia questa l’occasione che può significare la svolta per la mia carriera.

Sulla squadra che si andrà a formare con l’innesto dei giovani: “Con il direttore ancora non abbiamo affrontato molti discorsi perché è successo tutto velocemente, con la proprietà faremo le giuste valutazioni. Io nasco nel settore giovanile, quindi i giovani mi piacciono, soprattutto se sono bravi. La Lazio ha un ottimo settore giovanile, uno dei più importanti ma adesso è presto, devono essere bravi e avere carattere, perché giocare all’Arechi non è semplice. Conosco i calciatori della Salernitana, qualcuno lo avrei voluto con me in passato; c’è un’ossatura importante. Questa squadra ha fatto 80 punti, quindi vuol dire che ci sono delle qualità anche se questa rosa va migliorata e, con la società, faremo le dovute valutazioni. Gori? E’ un giocatore importante e l’ha dimostrato, credo sia stato il miglior portiere del campionato, poi faremo le dovute valutazioni. Il mio orientamento? Che sia bravo. Calil? Lo inquadro così com’è stato utilizzato quest’anno, può giocare sia lì sia esterno. E’ un giocatore intelligente e non avrebbe problemi a ricoprire quei ruoli”.

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