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Salernitana-Perugia, Breda:”un bambino mi applaudiva senza nemmeno conoscermi”

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Salernitana-Perugia, Breda:”un bambino mi applaudiva senza nemmeno conoscermi”

La Salernitana continua ad inseguire la sua quinta vittoria stagionale. Dopo il vantaggio iniziale, all’Arechi il Perugia di Roberto Breda riesce a guadagnare un pareggio quasi insperato

Dopo le due sconfitte consecutive, raccolte in altrettante trasferte, la Salernitana sbanda pericolosamente anche in casa, a causa del Perugia di Roberto Breda che riesce a raccogliere un punto pesantissimo a pochi minuti dal gong.

Il primo ad esaminare il match è stato proprio l’ex allenatore e calciatore granata che, in conferenza stampa, ha parlato di un “punto che, visto come si era messa la partita, ci portiamo a casa volentieri anche se forse nella prima frazione di gara, considerando le occasioni create, forse avremmo meritato anche di più. Fortunatamente abbiamo mantenuto gli equilibri per tutta la gara, ma sono soprattutto contento di aver visto una prestazione di personalità che più volte ci ha permesso di stare stabilmente nella metà campo avversaria. La Salernitana”– prosegue Breda-” forse non sta passando il suo momento migliore ma ha sempre dei giocatori importanti ed in quest’ottica siamo stati bravi noi a non concedergli molto. Poi ci sono frangenti in cui le cose ti vengono meglio ed altri no, e mantenere la continuità, soprattutto in un campionato immenso come quello di serie B, non sempre è facile.”

A chi gli chiede della sempre calorosa accoglienza riservatagli dall’ Arechi, Breda risponde di ritenersi “fortunato per aver preso parte a tanti momenti positivi vissuti da questo club”, aggiungendo poi il particolare aneddoto di un bambino che, pur senza riconoscerlo, durante la partita di oggi ha invocato a più riprese il suo nome creando una situazione “paradossale che testimonia come l’amore per questa squadra si tramandi di padre in figlio. “

Mastica amaro invece il trainer granata Alberto Bollini, deluso dal risultato finale che “brucia enormemente perché in un campionato così equilibrato come questo, aver avuto equilibrio tattico e pazienza contro un buon avversario non è servito. Siamo stati bravi ad essere sempre in partita ed addirittura a portarci avanti ma non abbiamo fatto lo stesso per portarla a casa, e questo fa molto male. Avremmo dovuto usare un po’ più di mestiere e di cattiveria. La vittoria”– prosegue Bollini-“ oltre che aiutare a vincere dá morale ed entusiasmo, però la squadra nonostante il momento non facile ha sempre un buon impatto. Sarebbe troppo facile colpevolizzare qualcuno ma bisogna sempre continuare a lavorare sodo e fare il meglio che possiamo. A chi mi chiede se Bocalon e Rodriguez non possono coesistere rispondo che il mio compito è ottimizzare al meglio quelle che sono le risorse tecniche, fisiche e psicologiche dei ragazzi che sto cercando di ruotare di volta in volta anche rispetto a ciò che vedo durata settimana. I nostri giocatori sono questi e lavorano sempre con molto attaccamento alla maglia, e quindi la scelta che ho fatto oggi la rifarei ancora. “