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Salernitana, blocco degli stipendi di marzo e aprile

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Salernitana, blocco degli stipendi di marzo e aprile

La Salernitana non fa eccezione: niente stipendio per marzo e aprile. Il club granata risparmierà 708mila euro per quanto riguarda il solo mese di marzo

Anche la Salernitana, del tandem Lotito-Mezzaroma, bloccherà gli stipendi relativi ai mesi di marzo e aprile.

Questa, infatti, è la soluzione che ha messo tutti i club d’accordo: lo stop agli stipendi di marzo e aprile. Una scelta che Il Mattino, nella sua edizione di Salerno, ha analizzato. Il seguito dipenderà dall’evoluzione della crisi. La Serie B riunita in assemblea aveva immaginato il taglio generalizzato agli stipendi dei giocatori, fino al 70%. Non era una strada percorribile: gli stipendi dei giocatori in un po’ tutte le squadre, salernitana compresa, non sono sullo stesso piano. Per cui si è giunti a questa presa di posizione della in merito al taglio degli emolumenti dopo il blocco ai campionato imposto dal Governo a causa della pandemia di Coronavirus.

La Salernitana spende 8,5 milioni di euro per gli stipendi dei calciatori ed è al sesto posto nella classifica dei compensi. I contratti durano dall’1 luglio al 30 giugno, la torta ingaggi va frazionata in dodici porzioni. Per cui con questo taglio, infatti, il club granata risparmierà 708mila euro per quanto riguarda il solo mese di marzo, mentre la cifra arriverà al doppio (poco meno di 1,5 milioni) se prendiamo in considerazione anche aprile.

Pagati gennaio e febbraio entro il 16 marzo, la prossima scadenza sarà il 22 giugno, quella delle licenze nazionali. Entro questa data dovrà esserci il saldo di marzo, aprile e maggio. Saranno buste paga più leggere ma c’è ancora tanta incertezza, pure su bonus e premi che potrebbero non maturare più. Esempio limite in granata: vacilla il premio gol che Djuric (9 gol) intasca, da contratto, alla decima marcatura. Dubbi anche sui premi legati a presenze, agli obiettivi salvezza e promozione che di solito vengono accumulati e poi inseriti in busta paga a giugno.

L’accordo per tutelare la serie C

La cassa integrazione è applicabile in Serie C, non altrove. Infatti ieri Lega Serie C, Assocalciatori e Associazione Allenatori hanno informato in una nota congiunta che «è stato trovato l’accordo per tutelare i tesserati che percepiscono meno di 50mila euro» e hanno chiesto al Governo di «utilizzare ammortizzatori sociali più strumenti ad hoc per sopperire alla carenza di liquidità dei club». E’ molto difficile che accada in B e la Salernitana non fa eccezione: non ci sono contratti al di sotto dei 50mila euro lordi, fatta eccezione per il portiere Lazzari e ad inizio stagione per Morrone.