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Saldi, Confesercenti Salerno: affari camuffati dalle pre-promozioni

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Saldi, Confesercenti Salerno: affari camuffati dalle pre-promozioni
Immagine da Pixabay

Fismo, la federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti chiede che ci siano regole più chiare nel periodo dei saldi

La stagione dei saldi si avvicina: tra il 2 ed il 5 gennaio prenderanno il via in tutte le Regioni italiane le vendite di fine stagione invernali, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori. Purtroppo, però, l’evento rischia di essere ‘diluito’ dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti – celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth – che inizia proprio il 26 dicembre.

Così Fismo, la federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti.

Una valanga promozionale che rischia di disorientare i consumatori e travolgere l’evento dei saldi invernali, danneggiando gli imprenditori che correttamente aspettano il giorno previsto per dare il via alle vendite di fine stagione. A tutto vantaggio soprattutto dei grandi marchi e delle piattaforme web – ma anche di qualche negozio del retail fisico – che hanno già iniziato a bombardare d’offerte i consumatori.

“Dopo avere importato il Black Friday, adesso arrivano anche i Boxing Days, l’ennesima trovata per intercettare in anticipo i consumatori in attesa dei saldi invernali. Una strategia che ha fortemente diminuito, nel corso degli ultimi anni, l’effetto richiamo dei saldi sui consumatori, come è evidente a tutti. A svantaggio soprattutto della rete dei negozi di abbigliamento fisici, per i quali i saldi valevano fino a qualche anno fa fino al 30% del fatturato annuale”, dichiara Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti.

“Purtroppo, quella delle vendite con sconto e anche sottocosto è diventata pratica commerciale diffusissima, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive.

Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione che sono un evento commerciale del tutto diverso: i saldi, infatti, si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento e accessori moda, seguendo una disciplina giuridica complessa che va dalla comunicazione preventiva dell’inizio delle vendite di fine stagione all’obbligo del doppio prezzo in cartellino.

Dobbiamo fermare la confusione: bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la delegazione FISMO Salernitana di Confesercenti, è giunto il momento di regolamentare in maniera chiara e trasparente questa “opportunità” senza necessariamente penalizzare gli esercizi di vicinato quelli storici e tradizionali che come sappiamo rappresentano per l’utenza una sicurezza per tanti aspetti specie per avere la consapevolezza di aver fatto il cosiddetto “affare” commerciale dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Salerno Raffaele Esposito.

Il negoziante lo troverete tutti i giorni al solito posto e non sarà certo il vostro commerciante di fiducia a rifilarvi una cattivo affare o a proporvi qualcosa di scadente è giusto che questa considerazione sia alla base di una scelta da parte dei  nostri consumatori, del resto gli ultimi acquisti per il Natale premiano i negozi tradizionali veri baluardi economici e sociali delle nostre comunità per i quali bisogna assicurare sempre maggiore sostegno istituzionale.