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Il Ruggi pioniere dei sensori glicemici ipertecnologici Eversense

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Il Ruggi pioniere dei sensori glicemici ipertecnologici Eversense

Al Ruggi, in due pazienti precedentemente selezionati dal personale medico, sono stati impiantati i primi sensori glicemici sottocutanei, Eversense: il trasmettitore riceve tramite wireless i dati e li invia automaticamente via bluetooth ad un’app installata sullo smartphone del paziente

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La Direzione Generale del Ruggi comunica che questa mattina sono stati impiantati due sensori Eversense, per la rilevazione continua della glicemia, in due pazienti precedentemente selezionati dal Dottore Mario Carrano, diabetologo in questa Azienda, e dalla sua équipe, grazie alla collaborazione nata già tre anni fa con il dottore Paride De Rosa, Direttore dell’UOC di Chirurgia Generale e dei Trapianti di rene ed il suo gruppo.

Tutto si è svolto con la massima diligenza ed attenzione, secondo i protocolli americani a cui l’équipe stessa è stata precedentemente addestrata, e che ha permesso il riconoscimento nazionale dell’Azienda come centro autorizzato all’applicazione di questo nuovo sensore.

Di seguito alcune informazioni sull’innovativo sistema di rilevazione della glicemia che vede lAzienda Ospedaliera Universitaria OO.RR. San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno tra le pioniere in questo settore:

Eversense è il primo sensore impiantabile sottocutaneo per il monitoraggio in continuo della glicemia (CGM), progettato per la rilevazione, ogni 5 minuti 24 ore su 24, dei valori di glucosio nell’interstizio fino a 90 giorni senza necessità di sostituzione del sensore ogni settimana.

Tale meccanismo di rilevazione è tecnologicamente avanzato rispetto al precedente sistema enzimatico, che poteva subire influenza da parte dei farmaci eventualmente assunti, in quanto si basa sulla fluorescenza, risentendo meno delle probabili interferenze.

Il sistema viene impiantato, previa anestesia locale, con una millimetrica incisione sottocutanea sulla parte superiore del braccio. Tale procedura viene effettuata in regime ambulatoriale e non richiede punti di sutura, ma solo una piccola medicazione temporanea. Sul sensore viene applicato, tramite un cerotto, un trasmettitore ricaricabile, che è interamente rimovibile in modo semplice e senza rischi, assicurando flessibilità e discrezione al paziente. È, inoltre, resistente all’acqua.

Il trasmettitore riceve tramite wireless i dati dal sensore e li invia automaticamente via bluetooth ad un’app installata sullo smartphone del paziente. Il sistema Eversense fornisce allarmi, avvisi e notifiche relativi ai valori del glucosio visibili in qualsiasi momento sull’app. Il paziente, con questo innovativo sistema, può in ogni momento sia visualizzare tali valori, ma anche condividerli con il proprio diabetologo o con un familiare.

Il trasmettitore, inoltre, attraverso suoni e/o vibrazioni avvisa l’utilizzatore quando i livelli di glucosio raggiungono valori troppo elevati o troppo bassi e, grazie alla presenza di un algoritmo predittivo, può prevedere trend glicemici sia in discesa che in aumento.

Il monitoraggio in continuo della glicemia, rispetto al controllo glicemico capillare, rappresenta un importante ausilio per la gestione quotidiana delle glicemie, permettendo di ottenere benefici sul compenso metabolico, soprattutto nei pazienti in terapia insulinica sia multi-iniettiva che con microinfusore con elevata variabilità glicemica.

Inoltre è un presidio molto importante per i pazienti sofferenti di picchi glicemici notturni grazie al sistema di allarme di segnalazione di valori inadeguati.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).