Home Attualità Ruggi d’Aragona, miracolo nel reparto Gravidanza a rischio

Ruggi d’Aragona, miracolo nel reparto Gravidanza a rischio

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Il più bel regalo di Natale per una coppia salernitana al Ruggi:  nasce Gabriele, con fecondazione assistita da ciclo spontaneo

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Nasce al Ruggi nel Reparto di “Gravidanza a rischio”,  Gabriele. Incontenibile  la gioia dei genitori, coppia di trentenni salernitani.
Avevano tentato per 7 anni di coronare il loro sogno anche con l’aiuto della fecondazione assistita.   A causa della bassissima riserva ovarica, al limite del definibile, ogni tentativo era risultato vano, fino alla decisione di prelevare un solo ovocita prodotto spontaneamente, senza stimolazione     farmacologica. Poche le speranze di successo. Invece, il tentativo è riuscito ed   inaspettatamente   l’ovocita è   stato fecondato in vitro con la produzione di un embrione trasferito nell’utero materno.

Ben presto però la gravidanza è stata complicata da una      profusa   emorragia.   La   paziente    è     stata  ricoverata   per minaccia di aborto per un vasto ematoma presso il Reparto di  “Gravidanza   a   rischio” del  “Ruggi” diretto dal dr. Raffaele Petta, per oltre un mese.
Il quadro     si   è   complicato   ulteriormente     per   la  rottura   prematura  delle   membrane  alla  24°   settimana. La gravidanza è stata monitorata attentamente dall’èquipe della “Gravidanza a rischio”, con esami del sangue,ecografie e studio del benessere fetale per il rischio di infezioni pericolosissime per la mamma e per il bimbo.

A trenta settimane di gestazione, per l’aggravarsi delle condizioni materne e fetali, è stato   eseguito   il   Taglio  Cesareo  dal dr. Raffaele Petta     con    la   collaborazione  del  dr.  Mario Polichetti e dr. Joseph     Allegro ,      dell’Ostetrica   Ninfa    La   Rocca,   dell’Anestesista    dottoressa    Irene   Scelzo    e     degli  Infermieri   di    Sala   Operatoria  sig.Gennaro  Piscitelli  e signora   Colomba  Battipaglia.   Gabriele   è così venuto alla luce a  30  settimane con    un    peso      di       1.600    grammi      e   affidato   alle   cure  dell’équipe   neonatologica     diretta      dalla  dottoressa   Graziella    Corbo.     Dopo  ben 57 giorni   di terapia intensiva il piccolo  Gabriele è  finalmente tornato a casa.

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