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Ruggi D’Aragona, ulteriore caso di malasanità

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Ruggi D’Aragona, ulteriore caso di malasanità

Sono 14 gli indagati per la morte di Nicola Pagliara, l’uomo deceduto il 18 luglio scorso presso l’Ospedale di Salerno Ruggi D’Aragona per una banale polmonite

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I casi di malasanità che vedono coinvolto l’ospedale di Salerno Ruggi D’Aragona continuano a essere numerosi. Al centro del mirino sono ora 14 le persone indagate per la morte di Nicola Pagliara, docente d’informatica in pensione, ricoverato presso la struttura ospedaliera il 18 luglio scorso, e morto dopo 13 giorni di degenza, per aver contratto, presso l’ospedale, una polmonite.

Ruggi D'Aragona, ulteriore caso di malasanità
Ruggi D’Aragona, ulteriore caso di malasanità

L’uomo era stato trasportato presso il nosocomio per un malore, che non lasciava presagire l’amaro epilogo. “Mio fratello era stato ricoverato in seguito a un caduta” queste le parole del fratello Vincenzo.

Poi dopo alcuni giorni di diagnosi incerta il medico di turno aveva rilevato un’infezione da pseudomonas con broncopolmonite. In una prima fase si era pensato a un’ipertermia maligna, a causa dei picchi febbrili elevati; poi la dispnea, per la sospensione dei farmaci che da sempre il soggetto assumeva. Infine, la morte inspiegabile.

L’autopsia sul corpo della vittima è stata effettuata dal medico legale Amedeo Maiese.

Sulla vicenda ha preso posizione il Gip del Tribunale di Salerno Pietro Indinnimeo che non ha disposto l’archiviazione a favore degli indagati, su proposta del Pubblico Ministero Paternoster.

In accoglimento dell’opposizone presenta dall’avvocato Gino Bove, legale del fratello Vincenzo Pagliara e del figlio Armando Pagliara, è stata fissata l’udienza preliminare per il 7 ottobre. In questa data il Gup dovrà decidere se archiviare definitivamente il caso, se disporre nuove indagini o ordinare al pm di disporre l’imputazione coatta.

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