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Ritornano gli anni ’80 e “ritorna” Sting

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Ritornano gli anni ’80 e “ritorna” Sting

Gli anni ’80 stanno tornando in auge, i suoi richiami e la sua influenza fanno spesso capolino tra le nuove tendenze: basterebbe fermarsi un attimo ad osservare la moda e sarebbe possibile vedere elementi dell’epoca che vengono rivalutati come le camicie a quadroni ed i pullover.

L’influenza del decennio in questione si può trovare chiaramente nel panorama musicale dove si notano band uscire dal proprio letargo per vivere un secondo periodo di gioventù tornando a sfornare dischi, scalare classifiche e ricalcare i palchi negli stadi di tutto il mondo; Per ricordare alcuni di loro Tony Hardley degli Spandau Ballet e i Duran Duran.

E sembra incredibile ma alcune Rock band sono tornate ad essere un ascolto costante a trent’anni di distanza della loro uscita, come i Guns ‘N’ Roses, Bon Jovi, Kiss e Scorpions.

Sicuramente Il più grande e più imponente ritorno è quello offerto da Sting, o meglio dal suo stile: la sua musica continua a influenzare tantissimo gli artisti che ultimamente stanno lanciando i nuovi singoli. Per fare un esempio, l’anno scorso è stato possibile gustare l’avvento di Gotye in Italia con il suo singolo “Somebody that I used to Know”: le sue espressioni, il taglio di capelli e la voce hanno qualcosa che somiglia molto al cantante britannico.

Verso la fine del 2012, invece, Bruno Mars ha inciso “Locked out of Heaven”, un brano dove il sound è incredibilmente troppo simile a quello dei Police dove Sting ne era il frontman; anche il video del brano è stato realizzato con la grafica tipica dell’epoca tanto da far cadere in errore molte persone che speravano nel ritorno della band che lanciò grandi successi come “Roxanne” o “Every Breath You Take”

Quindi, questa situazione, è un vanto per uno dei simboli degli ’80 o bisognerebbe cominciare a pensare che pur di trovare qualcosa di buono, occorra rivangare i vecchi successi che hanno fatto storia?