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Red Canzian al Giffoni Teatro

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Red Canzian al Giffoni Teatro

Red Canzian sarà ospite della XVIII stagione di Giffoni Teatro, l’evento realizzato dall’associazione omonima, grazie anche al patrocinio della Regione Campania ed il Comune di Giffoni Valle Piana, in collaborazione con Davidemia, si svolgerà venerdì 7 agosto, nel Giardino degli Aranci 

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Red Canzian, in pausa dai Pooh in vista del cinquantennale dalla fondazione del gruppo, dopo aver prodotto nei mesi scorsi un disco con le cover band dei Pooh, dopo aver portato in giro uno spettacolo teatrale tratto dal suo libro “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto“, ha ora pubblicato un album solista, il secondo della sua carriera: L’istinto e le stelle. Un luxury box con cd, dvd con il docu-film della lavorazione dell’album, che inizialmente doveva durare mezz’ora e alla fine è un racconto lungo due ore, che diventa anche spettacolo teatrale.

«L’istinto e le stelle racchiude in sé la mia storia – spiega Red Canzian – gli affetti e gli amori più importanti della mia vita e tutta la musica che ho attraversato e che mi ha accompagnato fin qui. Mentre scrivevo e cominciavo a registrare i primi brani mi sono reso conto però che solo il CD non sarebbe bastato per contenere tutto… ho capito che alcuni brani meritavano di essere raccontati anche per immagini, vista la loro particolarità…e così, oltre all’album, ho realizzato anche una sorta di film, che racconta come si arriva a scrivere e a realizzare una canzone, come una emozione intima e personale possa diventare improvvisamente di tutti, come un suono possa cambiare la faccia di un brano».

Red Canzian al Giffoni TeatroPer questo progetto Red Canzian si è avvalso della penna poetica di Michele Porru, ma tra i brani spuntano anche “Per un attimo”, scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, e “Tutto si Illumina”, scritta da Ivano Fossati. Alla lavorazione hanno contribuito anche i suoi figli: Chiara con la sua voce e Phil con i suoi arrangiamenti. «Volevo raccontare la mia storia, gli affetti e gli amori della mia vita – continua l’artista – Volevo tornare alle origini, ai suoni che mi hanno affascinato agli inizi, quelli degli anni Sessanta e Settanta. Volevo farmi un regalo e farlo ai miei fan».

E nella XVIII stagione del Giffoni Teatro, nel Giardino degli Aranci, va in scena un lungo viaggio attraverso la musica, le mode e i modi di vivere degli italiani, dagli anni ‘50 ad oggi, tempi vissuti e visti con gli occhi del protagonista. Attraverso storie molto divertenti ed altre assolutamente commoventi, supportate da una serie di fotografie “storiche”, Red Canzian canterà anche le più belle canzoni e quelle che, in qualche modo, hanno segnato la vita degli italiani: da “Grazie dei fior“, che vinse Sanremo nel 1951, l’anno della sua nascita, per passare poi a “Tutti frutti“ di Little Richard, “Love me tender“ di Elvis Presley, “Yesterday“ dei Beatles. Ne viene fuori un’ora e mezza di musica, in cui l’ex dei Pooh alterna il ruolo di cantante a quello di musicista, ma anche di narratore, attore e imitatore. Un concerto che prende avvio dal lontano dopoguerra, dalla prima radio o dalla prima televisione in bianco e nero, dalla Lambretta, dal primo juke box: una “storia italiana”.

INFO UTILI Lo spettacolo sarà preceduto dall'”Incontro al Caffè“. Il concerto è alle 21.30 al Giardino degli Aranci. Il costo del singolo biglietto è di 18 euro, comprensivo di prevendita. Ancora disponibili gli ultimi tagliandi acquistabili direttamente al botteghino aperto dalle 19.30. Per informazioni: Associazione Giffoni Teatro – tel. 339 4611502.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).