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Vittime della propria irascibilità: come gestire la rabbia?

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Vittime della propria irascibilità: come gestire la rabbia?

Ecco come gestire la rabbia

rabbiaLa rabbia è un sentimento. Per quanto venga denigrato e considerato tra le emozioni di serie B, per quanto venga dato ad essa una connotazione negativa, è un sentimento, e in quanto tale, non è  né giusto né sbagliato, e va rispettato ed inserito regolarmente  nella vasta gamma delle sfumature caratteriali.

Per molti di noi, l’aggressività è una tendenza che non ci appartiene. Questo vuol dire che spesso ci troviamo a contatto con qualcuno , che per disagi relazionali o per incapacità di direzionare i propri stress, scarica violentemente le proprie frustrazioni in modo incontrollato, distruggendo sull’onda dell’Ira di Achille, qualsivoglia oggetto circostante. Altri di noi invece, sono vittime di questo istinto primordiale, che assume il totale controllo di noi, ci invade annebbiandoci il cervello, impedendoci di canalizzare le emozioni,e causando un’esplosione incontrollata.

Cosa fare per gestire la rabbia che ci assale? Attualmente la psicologia ha individuato nell’aggressività, motivi legati a frustrazioni infantili, debolezze, o sottomissioni che abbiamo subito, e che adesso cerchiamo di vendicare ad ogni piccola provocazione. Ovviamente i turbamenti della nostra serenità interiore, possono essere innumerevoli, e possono essere legati ad insoddisfazioni personali, ad un accumulo di energie, o ad un desiderio di imporci sul prossimo al fine di dimostrare la nostra superiorità.

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Il suggerimento che molto spesso ci viene regalato, è quello di mantenere la calma, ma non sempre questo input costituisce la soluzione ideale ,infatti reprimere tale sensazione di rabbia che cresce, può rimandare ad una successiva esplosione, a livelli questa volta, atomici. La soluzione, dicono gli esperti, è quella di direzionare la nostra rabbia e trasformarla in forza adrenalinica, scaricandola quindi, attraverso esercizio fisico,movimento, e meditazione. Le emozioni non sono porte che si aprono e si chiudono, non esiste un cancello, né un interruttore, semplicemente mantenendo ritmi frenetici, si può evitare un accumulo di sangue a cervello, e si può invertire il polo da negativo a positivo, esprimendo l’ira in senso sano e mirato.

Evitando un ingorgo energetico, canalizzando l’ansia verso le cose che realmente ci trasformano in Hulk, si possono tenere a bada gli elementi perturbanti che impediscono relazioni e confronti, e si può gradualmente riacquistare una pace. Spostando l’attenzione dall’oggetto che ci turba,evitiamo quindi situazioni patologiche, che fomentano il nostro ego e stressano il nostro organismo.Solo in questo modo possiamo combattere i fantasmi della nostra infanzia e trovare una dimensione per il nostro essere.