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Pontecagnano: emergenza smaltimento amianto, parla il Comitato

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Pontecagnano: emergenza smaltimento amianto, parla il Comitato

Il Comitato indipendente Bonifica ex Tabacchificio A.T.I. di Pontecagnano Faiano ha incontrato i cittadini per discutere dello smaltimento dell’amianto

Il Comitato indipendente Bonifica ex tabacchificio A.T.I. di Pontecagnano Faiano ha incontrato i cittadini. Lo scopo dell’incontro, avvenuto negli scorsi giorni, è sensibilizzare la città circa la tematica dello smaltimento dell’amianto.

Il Presidente del Comitato scrive: “Da questo incontro è emersa con forza l’esigenza di promuovere il lavoro sullo smaltimento e messa in sicurezza dell’amianto su tutto il territorio di Pontecagnano Faiano, così come prevedono le leggi da circa vent’anni, senza altri ritardi, nell’interesse della salute di tutti i cittadini. L’apporto essenziale di altre realtà di lotta civica come quello degli amici del Comitato di Eboli “Togliamoci l’amianto dalla testa” e del Comitato di Salerno “Salute e Vita” ci ha dato slancio e consapevolezza di essere sulla strada giusta”.

Il Comitato, nei giorni che hanno preceduto l’incontro, ha promosso un accesso agli atti che riguardavano tale tematica, con l’ausilio del Consigliere Angelo Mazza. Il primo incontro, avvenuto il 18 marzo, vide la partecipazione politica dell’Assessore Carmine Spina e del Presidente del Consiglio Comunale Dario Vaccaro.

Oggi Fabio Natella, in qualità di presidente del Comitato, lancia un appello al Sindaco, Giuseppe Lanzara, nel quale chiede un maggior controllo del territorio e dei capannoni industriali o di altri edifici privati. Inoltre chiede l’istituzione presso l’ASL territoriale del Registro dell’Amianto presente negli edifici di Pontecagnano. Per concludere chiede anche l’istituzione presso il Comune dello Sportello Informativo Amianto.

Conclude dicendo: “Il sindaco può emanare immediatamente e senza attendere oltre, un’ordinanza contingibile e urgente per pretendere dalla proprietà dell’ex tabacchificio A.T.I. Alfani la rimozione dell’amianto a propria cura e spese; considerato anche lo stato di abbandono e mancata messa in sicurezza di questa struttura. Così da eliminare ogni pericolo per la pubblica e privata incolumità”.