Con Perrone, Iannarilli, Montervino e Ginestra di nuovo titolari. 4-3-1-2 per la Salernitana in vista del match di Benevento.

È tornato Mister Perrone, accolto dalla piazza come meritava. D’altronde, il trainer romano ha lasciato Salerno da vincitore, con due campionati nel Palmarès. Riavvolgendo il nastro di tre mesi, ci si chiede perché Perrone lasciò alla vigilia del ritiro estivo.

Problemi tecnici, divergenze con la società, difficoltà dello spogliatoio: il dubbio non è mai stato del tutto svelato, magari si saprà qualcosa in più domani, nella conferenza stampa che si terrà a Corato. Perrone con la Salernitana in ritiro, si è messo subito al lavoro, per ridare linfa e gioco ad una squadra smarrita, per ricucire gli strappi che hanno condizionato l’inizio stentato di queste sette gare di campionato.

Ha colloquiato con i calciatori, li ha presi in disparte ad uno ad uno per capire dove fosse il problema ed ha lavorato tanto sul campo. È un match impegnativo quello di domenica, primo derby di questo torneo. Il Benevento è a quota 12 punti, 3 in più dei granata ed è avversario ostico con un organico di primo livello.

Non è da meno la Salernitana, che nell’amichevole con la Fidelis Andria, Perrone, nel primo tempo,  ha schierato col 4-3-1-2, inserendo tra i titolari Montervino, Ginestra e Iannarilli, i tre senatori esclusi da Sanderra nelle ultime due partite di campionato.

Il mister quindi si riaffida alla vecchia guardia e ad un modulo consolidato, ma quello che serve di più è l’unità, la concretezza, il cinismo più volte evocato dal patron Lotito.

Perrone riparte per la terza volta da Salerno; e se le prime due hanno portato altrettanti campionati vinti, vuoi vedere che il famoso detto “non c’è due senza tre” possa portare fortuna al neo mister granata?