Home Prima Pagina Perrone: “Lotito non è depositario della verità assoluta”

Perrone: “Lotito non è depositario della verità assoluta”

0
Perrone: “Lotito non è depositario della verità assoluta”

Dopo due settimane dalla partita di Lecce, la Salernitana domani ritornerà in campo contro il Gubbio, in un match che può significare molto per il prosieguo della Salernitana e Perrone in conferenza stampa presenta la partita rispondendo alle “frecciate” di Lotito.

Dall’anticipo contro i giallorossi è iniziata una mini-rivoluzione in casa granata, con Lotito  Mezzaroma che hanno deciso di affidare l’incarico di direttore sportivo ad Angelo Fabiani silurando, in tal modo, sia Carlo Susini sia David Giubilato. A condurre i granata c’è sempre Carlo Perrone, che resiste alle “frecciate” di patron Lotito e, seppur sia consapevole di giocarsi una fetta importante di futuro, in conferenza stampa si mostra tranquillo: “Ciò che conta è la serenità della squadra e non come abbia vissuto questi giorni, perché la classifica dice quanti  punti abbiamo e sono quello che ci giudicano e servono per raggiungere gli obiettivi. Io sono come le montagne, sono lì e non mi sposto indipendentemente dal clima; ho un carattere educato e gentile, vado avanti con le mie sicurezze e non mi preoccupo di quanto accade fuori.  Avendo 53 anni non sono come quando avevo 30 anni, sono migliorato ed ho raggiunto un equilibrio di uomo che mi dà un grande aiutoSpero di ripartire bene e disputare una partita importante, rispetto Lecce qualcosa cambierò, farò scendere in campo la squadra che possa darmi più garanzie”. La Salernitana si presenta senza Guazzo e Rizzi, che in settimana hanno rescisso ma, in compenso, è arrivato Momo Fofana ad occupare il vuoto lasciato da Guazzo: “E’ arrivato questo nuovo ragazzo che ho conosciuto stamattina, ed ha ottime qualità; sia io sia la società siamo soddisfatti del suo arrivo. Certo, gli manca la partita avendo raccolto solamente 30’ di gioco distribuiti in tre partite; sicuramente non partirà dal 1’, vediamo se portarlo in panchina ed, eventualmente, utilizzarlo. Mendicino è sulla via del recupero anche se gli manca la partita. Ci sono più soluzioni, sebbene le condizioni meteo saranno importanti per il tipo di partita che andremo ad affrontare”.

Perrone, oltre la partita di domani, affronta anche il tema direttore sportivo, con la casella che è stata colmata dall’arrivo di Fabiani che ha subito confermato il trainer romano: “Con Angelo ci conosciamo da quasi vent’anni, anche se non abbiamo mai lavorato insieme. La fiducia la devi conquistare attraverso i risultati che sono quelli che ci giudicano, sono tranquillo ed ho fiducia in me stesso, il resto sono tutte cose che non mi danno più forza né me le tolgono”. Il mister è sicuro di sé e non sono le voci che giungono dall’esterno a scalfire e minare la sua serenità: “Se sono qui una certa fiducia c’è, a me non interessa avere quella delle persone ma la fiducia mia, di Carlo Perrone a Carlo Perrone. Sono tranquillo finchè sono l’allenatore della Salernitana, spero il più a lungo possibile, altrimenti farò altro”. Una delle prime vittime della “rivoluzione” societaria è stato l’addio di Carlo Susini, grande amico di Perrone: “Mi dispiace che sia andato via, è prima di tutto un amico ed una brava persona, quando ho saputo che è stato allontanato è come se mi avessero comunicato che un parente è morto”. Quando Lotito è venuto in città per parlare alla squadra, alla fine dell’incontro il vulcanico patron ha parlato di “manico” da cambiare ma Perrone così risponde al suo presidente: “Nessuno è portatore del verbo, della verità assoluta per cui siamo tutti passibili di errori, cerco di fare il mio lavoro nel modo migliore e tutti possiamo migliorare. Quando dico tutti, mi riferisco a tutti, ci possono essere tanti manici: societario, tecnico…”.

Dal 2 gennaio che è iniziato il calciomercato, la Salernitana si presenta con due elementi in uscita ed uno in entrata. Perrone commenta così il mercato: “Non è così facile riuscire ad ottenere quello che si vuole, se devi prendere e non riesci ad acquistare chi vuoi, magari, è meglio aspettare ancora. I giocatori che la società ha puntato prima del cambiamento hanno trovato altre soluzioni, non abbiamo avuto dei rifiuti; non è facile ma quando intervieni devi cercare di non sbagliare. Cambiare tanto per cambiare è completamente sbagliato, ma è evidente che la squadra vada puntellata. Dovremo cercare di ricomporre delle coppie affinché ci sia competizione tra gli stessi giocatori perché il campionato è lungo e numericamente in difesa siamo corti”. Domani, molto probabilmente, a difendere  i pali della porta granata ci sarà Alessandro Berardi: “Iannarilli e Berardi sono due portieri che godono della nostra fiducia, dobbiamo testarli e vedere in un’ottica futura. Sono due giocatori su cui crediamo, hanno qualità ma sono due portieri affidabili. Potrebbe darsi che giochi Berardi dal 1’”.

Perrone contro il Gubbio vuole una Salernitana d’assalto: “Ho un rapporto molto buono con la squadra, deve giocare per la maglia che indossa, per i tifosi e per la società, non certo per me. Mi aspetto ci sia una grande prestazione, speriamo unita al risultato. La partita dovrà essere d’assalto come spirito e aggressività, non come un che perde la testa, dobbiamo essere lucidi e spietati. Domani non giocheremo con il 3-5-2 ma non è il modulo a fare la differenza, bensì come la squadra scende in campo”. In chiusura Perrone parla di Ginestra, con il Cobra che è a secco da fine settembre e si vuole sbloccare: “Ciro sta bene, dal punto di vista mentale gli manca il gol che, per un attaccante, è la medicina migliore; la sua prestazione la fa sempre, ha una forte carica agonistica ed è un professionista serio. Vediamo come sarà il campo e se permetterà di giocare bene”.