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Chi e perché ha ucciso Aldo Moro?

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Chi e perché ha ucciso Aldo Moro?

Si è tenuto stamane a Sarno un incontro con l’Onorevole Gero Grasso che ha discusso a lungo sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro

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Questa mattina presso il Green Bar di Sarno si è tenuto un incontro con l’Onorevole Gero Grassi, Vicepresidente gruppo PD Camera dei Deputati e Componente della Commissione d’Inchiesta sul caso di Aldo Moro. aldo moro

L’evento è stato coordinato da Antonio Orza ed erano presenti anche il Sindaco Giuseppe Canfora, il Segretario Provinciale PD Nicola Landolfi ed il Segretario Cittadino PD Domenico Manzo.

Il Sindaco Canfora ha inaugurato l’incontro con i saluti istituzionali, durante i quali ha dichiarato: “La verità è senza sé e senza ma“, ricordando il grande lavoro svolto da Aldo Moro per la realizzazione del Compromesso storico.

L’Onorevole Grassi ha dato il via al suo intervento annunciando che quello di oggi era il suo 299° incontro in 2 anni per diffondere la verità sul caso Moro.

L’Onorevole ha poi proseguito illustrando i numerosi retroscena che hanno portato al rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana il 16 marzo del 1978 e al suo omicidio il 9 maggio dello stesso anno dopo 55 giorni di prigionia.

Infatti, Gero Grassi lavora ormai da anni nella Commissione e sul suo sito è possibile consultare tutti i documenti da lui rintracciati e che vanno a testimoniare i numerosi rapporti fra CIA, GLADIO, Carabinieri e molti esponenti politici.

Durante il suo intervento l’Onorevole ha più volte ricordato anche le grandi iniziative portate avanti da Aldo Moro, a cominciare dal suo accordo col Direttore della RAI negli anni ’50 per dare forma al programma tvNon è mai troppo tardi” che contribuì a far diminuire l’analfabetismo nei suoi 20 anni di messa in onda.

Grassi ha anche raccontato le diverse minacce e pericoli che negli anni Moro subì, a cominciare dal “Piano Solo” del 1963 durante il quale i Carabinieri volevano rapirlo e ucciderlo fino ad arrivare agli scontri con Henry Kissinger, il Segretario di Stato degli Stati Uniti.

Il “Caso Frizz“, come le Brigate Rosse usavano definirlo a causa del ciuffo di capelli bialdo moroanchi del Presidente Democristiano, si concluse in soli 3 minuti durante i quali Aldo Moro fu rapito in Via Fani, a Roma.

Dalle indagini svolte dall’Onorevole sono emersi inoltre diversi rapporti tra la Mafia siciliana, la Banda della Magliana, le Brigate Rosse e diversi politici di alto rango come Giulio Andreotti e l’allora
Ministro dell’Interno Francesco Cossiga
, che si dimise subito dopo la morte di Aldo Moro.

Grassi ha poi concluso il suo intervento ricordando anche la morte del giornalista Peppino Impastato, avvenuta a Palermo lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Moro.

La sua ricerca della verità su quello che sarebbe stato di certo il successivo Presidente della Repubblica Italiana non è però conclusa, essendoci ancora diversi aspetti da analizzare.

L’Onorevole continuerà infatti il suo viaggio in giro per l’Italia per istruire soprattutto i più giovani su queste oscure vicende della Prima Repubblica del nostro Paese.

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