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Pedofilo Albanese estradato e arrestato in Italia

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Pedofilo Albanese estradato e arrestato in Italia

Arrestato ieri a Fiumicino un pedofilo albanese di 69 anni che ha adescato tramite Facebook una undicenne salernitana e per due anni l’ha costretta con minaccia ad inviare video erotici. Fondamentale l’ausilio delle autorità albanesi che hanno consentito l’estradizione in Italia

[ads1]Il pedofilo albanese verosimilmente non ha mai messo piede in Italia ma ha potuto, grazie ad Internet, perpetrare qui i tremendi crimini a sfondo sessuale su una bambina di circa undici anni.

Il cittadino albanese, Dedej Hamet Suleiman, parla abbastanza bene l’italiano  ha dapprima carpito la fiducia della bambina, riuscendo ad ottenere le password dei suoi account e convincendola, anche, a fare sesso in cam: quando la bambina mostrava reticenza a continuare, lui la minacciava di pubblicare il materiale che aveva raccolto nel tempo e così ha fatto quando, dopo due anni di vessazioni, la coraggiosa ragazzina ha deciso – da sola – di troncare ogni rapporto; lo ha fatto sia attraverso FB, sui profili di amici e parenti della bambina che su un forum della sua scuola.

pedofilo albanese procuratore salernoLa famiglia della bambina, scoperta la drammatica storia, ha saputo aiutarla cosicché ha denunciato il pedofilo albanese.

Ora, dopo un percorso psicologico di accompagnamento, la bambina sta molto meglio e collabora attivamente con gli inquirenti.

I reati contestati al pedofilo albanese, che era per essi ricercato in campo internazionale, sono molteplici: reato di violenza sessuale aggravata, divulgazione del materiale pedopornografico, accesso abusivo a sistema informatico, sostituzione di persona e atti persecutori in danno a minore.

L’uomo, purtroppo, pare che abusasse anche di una nipotinadiverse foto della bambina sono state trovate nel suo Hard Disk, oltre alcune altre della figlia maggiorenne mentre faceva sesso col marito.

L’uomo aveva un’apparecchiatura tale che, ad ogni arresto del sistema, tutte le conversazioni venivano cancellate: di primo acchito gli inquirenti hanno avuto a che fare con un HD che sembrava vuoto.

La conferenza stampa che si è tenuta oggi presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Salerno è stata un motivo per allertare tutti i genitori: bisogna far attenzione ai figli, specialmente minori, perchè la pratica del grooming è piuttosto in voga tra gli adescatori di minorenni.

In sintesi, pedofili e figure simili, tendono a carpire la fiducia del minore tramite atteggiamenti consolatori e amicali e, una volta entrati nella loro fiducia, li convincono al sesso in webcam: quando la vittima sceglie di smettere, subentrano i ricatti.

Il sostituto Procuratore R. Penna ha voluto porre l’accento sulla proficua collaborazione che si è instaurata tra le autorità italiane e quelle albanesi, fondamentali nelle principali svolte del caso.

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