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Paura a Cava de’ Tirreni: la “Piccola Svizzera” chiede tranquillità

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Paura a Cava de’ Tirreni: la “Piccola Svizzera” chiede tranquillità

Ennesimo caso di violenza si è consumato, lunedì sera, a Sant’Arcangelo, piccola frazione di Cava de’ Tirreni. Un ragazzo, come quasi tutte le sere, accompagna la propria fidanzata sotto casa e le augura la buona notte. Mentre si accinge ad effettuare la retromarcia però, avverte qualcosa di strano: un uomo con il volto coperto, un cappellino ed un paio di occhiali scuri, era lì fermo, proprio accanto al finestrino della sua auto. Dopo un attimo e il balordo punta una pistola alla tempia del malcapitato, intimandogli di dargli portafoglio e orologio. Il giovane gli consegna tutto senza indugio e il ladro si dilegua velocemente, forse con l’aiuto di un complice, facendo perdere le proprie tracce. Il giovane derubato, commerciante di un negozio di abbigliamento al centro, trova la forza di raccontare tutto alla fidanzata e ai suoi cari, per poi sporgere denuncia.

La notizia si è sparsa velocemente e adesso a Cava cresce il senso della paura. Non è infatti il primo caso di violenza che si verifica in città: citando gli ultimi accadimenti, ricordiamo il furto avvenuto ai danni di un benzinaio, o ai piromani che hanno incendiato una campana di vetro per la raccolta rifiuti, o ancora, una tentata rapina in una nota pizzeria del centro metelliano. Giorni fa, ci fu la richiesta da parte del consigliere comunale Marco Senatore, di convocare un consiglio comunale monotematico sulla sicurezza, proprio per affrontare problematiche che Cava sta vivendo troppo spesso ultimamente. Bisogna fare qualcosa e alla svelta o della “Piccola Svizzera”, tanto amata e stimata per la sua tranquillità, non resterà che un ricordo.