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Piccolo Teatro del Giullare, Maschere e parole Nell’Otello di Francesco Petti

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Piccolo Teatro del Giullare, Maschere e parole Nell’Otello di Francesco Petti

Salerno, Maschere e parole nell’Otello di Francesco Petti in scena al Piccolo Teatro del Giullare

 

Salerno. Sabato 8 febbraio, alle ore 21, e domenica 9 febbraio, alle ore 18.30, il sipario del Piccolo Teatro del Giullare tornerà ad aprirsi sull’Otello in maschere e parole riletto dal regista Francesco Petti. In scena Carlo Roselli (Otello), Annalaura Mauriello (Desdemona)  e Andrea Bloise (Iago). I costumi sono di Paolo Vitale; il disegno luci di Virna Prescenzo; la scenografia di Francesco Maria Sommaripa, le maschere di Alberto Ferraro.

La chiave di lettura che Petti ha voluto dare all’ “Otello” è tutta nelle note di regia dove scrive che: “si parla, nell’Otello, si parla tanto. Fino a morire di parole. Fino al grande silenzio che accompagna le morti ingiuste, quelle dei più deboli, dei più indifesi. Ed è proprio sulle debolezze, sulle insicurezze, sulle parti molli che il game master di questo tragico gioco agisce”.

Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia del Giullare, diventa in questo lavoro “quasi un gioco”, come lo stesso Petti tiene a scrivere, “ma con un finale tragico. Un gioco a nascondersi, a scoprirsi, a scoprire i lati più oscuri di se stessi, a riflettersi in specchi deformanti, un gioco di parole”. Nel suo nucleo fondamentale, l’”Otello” è la storia di un manipolatore, un falso amico che con false notizie riesce a convincere una persona (che già vive le fragilità di chi è lontano dal proprio contesto di origine) che qualcuno lo stia ingannando. La conseguenza è un atto di violenza estrema nei confronti dell’anello più fragile della catena: una donna innamorata.

Lo spettacolo sarà replicato anche sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020. Info e prenotazione 3347686331 – info@piccoloteatrodelgiullare.eu.

GLI ALTRI SPETTACOLI DI FEBBRAIO. In novanta minuti sei attori della Compagnia Il Croco il 22 ed il 23 febbraio mostreranno cosa accade durante una cena molto particolare: “Amore perduto” è il titolo dello spettacolo tratto da “La cena dei cretini” di F. Veber, riadattato e diretto da Domenico Pinelli e Ciro Pauciullo. Il 29 febbraio e il 1º marzo torna “Angelus Domini” di Francesco Maria Siani e la regia di Antonello Ronga. Carla Avarista è Adelina. È il giorno del compleanno di suo figlio: gli ha preparato una torta di mele, la sua preferita. Lo sta aspettando, lui verrà e lo stringerà tra le sue braccia, gli racconterà di una vita costretta, subita nel suo ruolo di figlia, di sposa, di madre.