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Osvaldo Desideri a Davimedia: “Campus unico in Italia”

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Osvaldo Desideri a Davimedia: “Campus unico in Italia”

Ospite della rassegna Davimedia al campus universitario di Fisciano, ieri Osvaldo Desideri ha conquistato tutti con la sua umanità e professionalità.

Un ospite ancora una volta eccezionale per la nuova edizione di Davimedia. Dopo Pippo Delbono, stavolta a raggiungere l’ateneo di Fisciano è un premio Oscar. Stiamo parlando dello scenografo/arredatore Osvaldo Desideri, che ricevette l’ambita statuetta nel 1988, grazie al lavoro sul set de L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci e che ha lavorato con tutti i più grandi nomi del cinema, come Visconti, Pasolini, Antonioni, Wilder, Leone.

Credo” esordisce Desideri “che questa realtà di comunità che si respira qui a Fisciano sia unica in Italia”. Con Desideri si apre ufficialmente anche la MasterClass targata Davimedia, che vedrà di volta in volta, succedersi, in vere e proprie lezioni più mirate, tanti nomi dello spettacolo. “Se dovessi fare due nomi per il cinema contemporaneo” commenta l’ospite “direi Tornatore, con cui ho fatto Il camorrista e Nuovo Cinema Paradiso e Pasquale Scimmeca, con cui abbiamo collaborato per Gli indesiderabili e La passione di Giosuè l’ebreo. Purtroppo” continua “non so verso che tipo di cinema stiamo andando”.

Prima di passare nella gremita aula delle lauree Nicola Cilento, per incontrare giovani, studenti e curiosi, Desideri, accompagnato dalla moglie Ewa, architetto, ha fatto tappa dal neo rettore Aurelio Tommasetti, che, proprio il primo novembre scorso, è subentrato ufficialmente a Raimondo Pasquino, e resterà in carica fino al 31 ottobre 2019. “È un onore per noi averla qui” esordisce il neo rettore “oltre a costruire nuove opere concentreremo ancora di più l’attenzione sui giovani, che hanno tantissimo da fare”. Dopo un breve colloquio, il rettore ha fatto dono all’artista di una medaglia: “Speriamo di rivederla presto” conclude il rettore “Ospiti come lei arricchiscono la nostra Università”.

Insieme al rettore e al suo staff, presenti anche il prof. Mauro Menichetti, direttore del DISPAC, il prof. Marco Pistoia, alla direzione scientifica di Davimedia, il dott. Roberto Vargiu, Maria Teresa Grimaldi e tutto lo staff Davimedia. “Il nostro cinema è diverso da quello americano” commenta l’ospite “dove ci sono ruoli molto più definiti per quello che facciamo noi. In Italia invece esiste una sola figura per tanti compiti. Nonostante tutto” continua “abbiamo messo la stessa passione in ogni lavoro, dai film con Bud Spencer a quelli di Visconti”.

Emozionante e  appassionato l’incontro con gli studenti nell’aula Nicola Cilento. Osvaldo Desideri è un uomo umile, che ama il suo lavoro, semplice e generoso, rappresentate di quel Cinema che, forse, non c’è più, fatto di maestranze e artigiani. “Tutti amano il mestiere del cinema” commenta “ma nessuno lo fa con amore, perché ultimamente guardiamo troppo agli incassi, più che alla sostanza”. Tanti gli aneddoti che si susseguono tra le pagine delle tantissime collaborazioni che nel corso degli anni Desideri ha conquistato. “Anna Magnani ed io andavamo molto d’accordo perché avevamo lo stesso irascibile carattere” commenta “mentre di Pasolini ricordo con piacere l’eleganza, il modo di esprimersi e il rapporto che intratteneva con chi collaborava ai suoi film”. Ma cosa conta nel lavoro dello scenografo e quali sono i “segreti” del mestiere? “Bisogna innanzitutto saper leggere la sceneggiatura, è fondamentale” commenta il premio Oscar “immedesimarsi in ciò che si viole raccontare e soprattutto documentarsi tantissimo, studiare tutti i dettagli e poi reinterpretarli secondo il proprio gusto”.

Un incontro anche divertente, dove agli interventi di Desideri si sono contrapposti quelli della moglie Ewa. “Quella con Osvaldo è stata un’avventura eccezionale” precisa “la collaborazione con tutta la troupe del set è fondamentale, soprattutto quella con direttore della fotografia e costumista”. E poi una riflessione sulle nuove tecnologie, che minano il lavoro dell’uomo: “Purtroppo sono soltanto mezzi” continua la moglie dell’ospite “senza quell’intuizione che contraddistingue l’artista e che lo rende unico. Io considero questi nuovi media come la chirurgia estetica” conclude “vanno usati con moderazione e solo se davvero servono”.

Non può mancare un messaggio per i tanti giovani che sognano di intraprendere la dura strada del cinema “La nostra speranza siete voi” precisa il premio Oscar “Noi ormai abbiamo fatto la nostra parte. Dovete essere voi a dare un volto nuovo al cinema e non lavorare solo per soldi, ma per passione. Noi” conclude il regista rivolgendosi alla moglie “ormai siamo a riposo e aspettiamo solo di scoprire cosa faremo da grandi”. Presto al polo di Fisciano altri nomi illustri: Claudio Gioè, Pif e Emma Dante, per altre emozioni targate Davimedia.