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Omicidio della piccola Jolanda: autopsia conferma il soffocamento

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Omicidio della piccola Jolanda: autopsia conferma il soffocamento

I risultati dell’autopsia sul corpo della piccola Jolanda, la bimba di 8 mesi deceduta a giugno scorso, confermano il decesso per soffocamento

L’autopsia sul corpo della piccola Jolanda conferma il decesso della bimba per soffocamento. A darne notizia è SalernoToday. La piccola di soli 8 mesi di Sant’Egidio del Monte Albino è morta nella notte tra il 21 e il 22 giugno scorso.

I risultati dell’autopsia sono stati depositati nei giorni scorsi dal medico legale, al sostituto procuratore Roberto Lenza, titolare dell’inchiesta. Al momento i genitori della piccola, Immacolata Monti e Giuseppe Passariello, sono in carcere, indagati per omicidio volontario e maltrattamenti in concorso.

Ci vorranno pochi giorni per chiudere l’indagine e chiedere quasi certamente il processo per entrambi i genitori. L’ipotesi, che risulta al momento la più forte, è che la piccola sia stata soffocata con un cuscino.

Il corpicino di Jolanda fu trovato ricoperto di evidenti segni di maltrattamenti, bruciatore ed ecchimosi consumati – secondo la procura – dal 6 giugno fino al giorno della morte. La madre, durante il suo interrogatorio, aveva sostenuto che quei segni fossero il risultato di alcuni atteggiamenti del marito verso la piccola.

Atteggiamenti che non avrebbe mai denunciato alle autorità, per timore di essere picchiata. Il movente dell’insano gesto risulta oggi ancora sconosciuto. Il padre aveva invece sostenuto di aver curato la figlia in casa, senza mai una visita presso un medico o in ospedale, con metodi inadeguati e rudimentali, secondo l’accusa.

Le intercettazioni ambientali registrate poi in commissariato, a Nocera, tra i due genitori, dopo la loro convocazione per la morte della piccola, avevano svelato dubbi importanti sui loro ruoli.

I due con frasi come “l’omicidio lo abbiamo fatto”, “il cuscino dovevamo buttarlo” e “la verità non deve mai venire fuori” avevano rafforzato la tesi della procura nel richiedere per entrambi la misura cautelare in carcere.

Tale misura è stata poi confermata anche dal Riesame, dove i giudici spiegarono che nessuno dei due fosse credibile e che, ad uccidere la piccola Jolanda, fosse stato il padre.