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Ogliunovu: “Prima dell’olio vengono le persone”

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Ogliunovu: “Prima dell’olio vengono le persone”

Giunta alla III edizione, la Festa dell’Olio di quest’anno dal nome Ogliunovu, ha portato all’interazione del Comitato Civico con esperti del settore per provocare i limiti del sistema agricolo cilentano 

[ads1] Un’edizione, quella della Festa dell’Olio di quest’anno, che ha scelto di riappropriarsi con maggiore consapevolezza del territorio di Camerota, nella sua complessa e fruttifera struttura interna. Rinominata Ogliunovu, il Comitato Civico Camerota Insieme pone al centro del dibattito e della ricerca culturale, il senso di appartenenza, non solo nella prospettiva degli usi e costumi del paese, ma anche come riscatto economico e sociale attraverso l’acquisizione di una professionalità agricola che, dagli avi, deve passare necessariamente ai giovani, gli unici che hanno in mano il futuro e il progresso del territorio camerotano.

Presentato dal Presidente del Comitato, Francesco Calicchio, curato da Domenico Spiniello (aiutato da Gennaro Chirico e Vincenzo Di Mauro) e dal mediatore Pietro Avallone, il convegno, che si è tenuto presso l’associazione Stella del Ualano a Licusati, dal tema “Alfabetizzazione dei sistemi produttivi per standard qualitativi elevati e commercializzazione dell’olio“, è stato onorato dalla presenza dei relatori Nicolangelo Marsicani e Giuseppe Cilento: due personalità importanti, notevoli, del territorio cilentano, che hanno scelto di seguire il mercato dell’olio attraverso una meticolosa attenzione al prodotto.

Ogliunovu così, si proietta in una dimensione concreta, dove il convegno ha portato alla luce i punti cruciali della produzione olivicola: dalla conoscenza scientifica dell’olivicoltura allo svecchiamento della metodologia, dall’ipocrisia delle organizzazione agricole al sistema marketing.

Nicolangelo Marsicani pone l’attenzione sulla metodologia, per alcuni versi assente, nella mentalità del contadino o dell’imprenditore camerotano, incapace di adeguarsi al tempo in cui vive così come alle esigenze del mercato, producendo ancora mediante tecniche assorbite con insufficiente senso critico da un passaggio generazionale all’altro. L’olio extravergine si può vendere quando nasce dalla passione, dalla consapevolezza: oggi, molto si sta perdendo dalla nostra cultura perché si procede per “inerzia”, adempiendo a dei mestieri che ci tramandiamo da anni, e inconsapevoli, li svuotiamo di “significato”, restando arretrati rispetto alla richiesta e all’offerta che dovrebbe essere sana competizione.

Ogliunovu è stata quindi l’occasione per ridefinire il valore dell’olio, come dimensione affettiva e tradizione, ma anche come dimensione economica e futuro di un territorio. Il professore Giuseppe Cilento s’inserisce nell’efficace e concreto intervento di Marsicani il quale, con un approccio tanto accademico quanto critico, racconta la storia e il successo della sua azienda come quello di una grande famiglia, legata agli stessi valori e agli stessi obiettivi. “Prima dell’olio vengono le persone” è la più saggia e profonda lezione di marketing che lascia al convegno, testimoniando, attraverso la sua esperienza, che non ci sono misure regionali che devono stimolare l’impresa, non ci sono politiche che davvero pensano all’agricoltura italiana, non ci sono aziende estere che comprano l’Italia, ma è il nostro Paese ad essere vecchio, pigro e impreparato.

Per recuperare la tradizione olivicola, impiantata nel Cilento da secoli, bisogna personificare il territorio, il lavoro, le risorse, gli scopi. L’olio ha bisogno di amore: dal suolo fino alla distribuzione.

Colpito, positivamente, l’Assessore Ciro Troccoli, che conclude il convegno ringraziando il Comitato e i relatori, stimolato anche dalle riflessioni del professore Salvatore Calicchio, che ha preso parola dal pubblico, per invitare gli interessati a creare una sinergia con gli esperti del settore ed educare la comunità, partendo appunto dalle scuole, com’è stato fatto quest’anno dal Comitato tra il 28 e il 29 novembre.

Onorati dagli interventi, i soci del Comitato Civico, hanno consegnato tegole dipinte dagli alunni dall’Istituto Comprensivo di Camerota, per fissare l’inizio di un percorso di crescita reciproca su uno dei simboli del paesaggio culturale del Comune.

Arricchiti, la Festa è continuata a Camerota capoluogo, dove è stata proposta una cucina “povera”, ben organizzata dal socio Severino Calicchio, allietati dal gruppo musicale i Mafra; continua stasera con la degustazione dei prodotti locali in Piazza San Vincenzo accompagnati dal Coros Mediterraneo, invitato a partecipare dalla Pro Loco Camerota.

Foto a cura di Giuseppe Calicchio [ads2]

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