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Il Napoli si aggiudica il derby con l’Avellino

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Il Napoli si aggiudica il derby con l’Avellino

Alla ripresa del campionato primavera, il Napoli si aggiudica il derby con l’Avellino e aspetta i campioni d’Italia della Lazio che hanno liquidato la Juve Stabia per quattro a zero.

Campionato Primavera girone C – 18 gennaio  2014 ore 14:30. Centro Sportivo di Sant’Antimo (Na) Napoli 4 – Avellino 1.

Napoli: Scalese, Guardiglio, Anastasio, Palmiero (80° D’Auria), Lasicki, Luperto, Tutino, Romano, Rubino, Gaetano (76° Prezioso), Livak (46° Prezioso). In panchina: Scarpa, Girardi, Mangiapia, De Simone, Di Giovanni, Di Fiore, De Iorio, Mancini.

Guida tecnica: Giampaolo Saurini.

Avellino: Rizzo G., Di Stasio, Criscito, Masocco, Nicoletta, Aquaviva, , Rotunno, Musto, Rizzo P. (75° Martinangelo), Evangelista, Angeletti. In panchina: Di Martino, Guerrieri, Lampazzi, Gagliardo, Antongiovanni, Corrado, Masocco.

Guida tecnica: Luperto.

Marcatori: Tutino al 20° e 89°, Bifulco al 59° e Rubino all’80° per il Napoli; Masocco al 50° per l’Avellino.

Ammoniti: Tutino del Napoli e Criscito dell’Avellino.

Direttore Capraro di Cassino
Direttore Capraro di Cassino

Direttore di gara: Sig. Capraro di Cassino. Assistenti: Abagnara e Orlando della sezione AIA di Nocera Inferiore.

Una gara molto equilibrata nel primo tempo dove si ergono a protagonisti solo alcuni singoli. Saurini schiera una squadra molto offensiva come insegna Rafa Benitez. L’estroso Tutino sulla sinistra con il possente Rubino al centro e Livak sulla destra che non disdegna di recuperare palloni anche in reparti arretrati.

Liivak
Liivak

Nei primi dieci minuti l’Avellino gestisce bene la palla e mantiene un buon assetto sul rettangolo di gioco provando anche qualche conclusione che però non impensierisce più di tanto il portiere di turno Scalese. Al 12° Tutino lanciato in area Irpina, nel contrasto con Di Stasio, cade, ma viene subito invitato ad alzarsi dal direttore di gara che gli mostra il giallo. Diversamente accade al 20°, quando sempre Tutino è abilissimo ad evitare tutti i contrasti e insacca alle spalle di Rizzo per il vantaggio azzurro. Senza più sussulti si conclude la prima frazione di gioco con il vantaggio del Napoli per uno a zero.

Gennaro Tutino
Gennaro Tutino

Durante l’intervallo mister Saurini, non sconvolgendo l’assetto tattico, pensa di mandare in campo Bifulco, classe ’97, al posto di Livak autore di una buona prova. Del giovanissimo talento napoletano, abbiamo chiesto un parere al selezionatore Vincenzo Leccese, occhio di Arrigo Sacchi per le Nazionali Under nell’area della Campania.

Vincenzo Leccese con Saurini
Vincenzo Leccese con Saurini

P.D. : “Signor Leccese, una felice conferma per il giovane Bifulco, classe 97 del Napoli?”

V. Leccese:  Si, una buona prova per lui e una bella rete che gli può conferire una maggiore convinzione nei propri mezzi. Da premettere che il ragazzo, anche in Nazionale, è stato autore di una buona prova. Tengo a sottolineare il buon lavoro che sta svolgendo il Napoli per il percorso di crescita dei suoi ragazzi. E questo tutto a beneficio del calcio campano in generale e del Napoli in particolare. I vari Tutino, Romano, Anastasio, Palmiero, Luperto ecc. ne sono un chiaro esempio. A proposito della gara, si è visto un discreto primo tempo, ma poi alla lunga sono emerse le maggiori individualità ed esperienza nella categoria del Napoli”.

Azione goal del Napoli
Azione goal del Napoli

Molto più vivace la ripresa, dove al 55° Masocco porta in parità la gara con un fendente da fuori che non dà scampo a Scalese. Pochi minuti e l’Avellino, causa uno svarione della retroguardia azzurra, potrebbe portarsi addirittura in vantaggio, ma tutto ciò non accade. La fretta e l’imprecisione dell’Avellino, salva  e scuote  il Napoli che ha un’ottima reazione. Al 59° Napoli di nuovo in vantaggio con una bella azione del neoentrato Bifulco che riesce a tagliare tutta la difesa irpina e sigilla con una marcatura la sua bella prova. Il goal subito e quello mancato tramortisce l’Avellino e dà vigore al Napoli che prima del triplice fischio crea tantissimo e segna per altre due volte. Magistrale la rete dell’attaccante Rubino all’80°: cross perfetto, questa volta dalla destra, di Gennaro Tutino che pesca il n. 9 azzurro, stop a seguire e a scavalcare il diretto marcatore e senza che il pallone tocchi terra viene scaraventato nell’angolo lungo dove Rizzo non può arrivare. A un minuto dal termine ancora Tutino segna il suo nome sul tabellino dei marcatori per il definitivo risultato di Napoli quattro – Avellino uno.

Punizione di Gaetano
Punizione di Gaetano

Oltre alle marcature realizzate, sempre nella ripresa, il Napoli pericoloso con Romano che di testa colpisce la traversa e poi con Gaetano che su punizione dal limite impegna severamente Rizzo.

Dopo la gara abbiamo chiesto al tecnico irpino il perché delle due facce del suo Avellino.

P.D. : “Un buon primo tempo, il bel goal a inizio ripresa, poi un finale diverso. Forse la stanchezza?”

Luperto: “Si, diciamo un discreto primo tempo, poi abbiamo mantenuto perché dobbiamo fare quello che è nelle nostre potenzialità. Anche questa gara ci ha fatto capire che il lavoro grande da fare è proprio sulla testa dei ragazzi perché proprio questo ci manca. Quest’oggi abbiamo rovinato un due a uno che poteva essere dignitoso; avevamo anche pareggiato, ma loro hanno iniziato a pressare. Certo è che con più testa potevamo portare a termine una sconfitta di misura che poteva essere molto più dignitosa. Il lavoro da fare è lungo e duro, noi siamo qui proprio per colmare queste lacune e di conseguenza bisogna ripartire, nonostante tutte le difficoltà e l’abbattimento che ci può stare dopo una sconfitta”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...