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A Salerno la mostra dell’artista Isabella Staino, visitabile fino al 6 gennaio

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A Salerno la mostra dell’artista Isabella Staino, visitabile fino al 6 gennaio

La mostra di Isabella Staino, presentata questa mattina, sarà inaugurata venerdì 14 dicembre e visitabile fino al 6 gennaio 2019

E’ stata presentata questa mattina, a Palazzo di Città, la mostra dell’artista Isabella Staino.
All’incontro con la stampa hanno partecipato: il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’assessore al Commercio Dario Loffredo e l’artista.

La mostra sarà inaugurata venerdì 14 dicembre ore 18:30 nella Chiesa SS. Addolorata (Largo Abate Conforti, 21 – Salerno). Insieme all’artista, al sindaco Napoli e all’assessore Loffredo, saranno presenti: l’on. Piero De Luca, il fumettista, vignettista e regista Sergio Staino e l’avvocato Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli.

La mostra, che gode del patrocinio del Comune di Salerno, sarà visitabile fino al 6 gennaio 2019 (ingresso libero).

L’artista

Isabella Staino, nata a Firenze e livornese d’adozione, presenta a Salerno la sua 62° mostra personale, a conclusione di un anno 2018 scandito dalle grandi mostre del ciclo “Un mondo completo”, dalla Villa Argentina di Viareggio al PAN di Napoli.
Sono opere dal 2012 al 2018 che, in suggestivo colloquio con i luminosi spazi della chiesa della SS.Addolorata, narrano la realtà trasfigurata e la visionarietà del quotidiano.
Sono grandi tele, accese di colori, sospese tra canto, sussurro e silenzio, abitate da figure e gesti riconoscibili e perciò misteriosi. Sono piccole opere su carta, dense come miniature, lievi come un monotipo. Sono cicli pittorici che si affacciano su altri mondi completi, la fiaba di Lighea, la Basilicata di Carlo Levi, la scultura di Giuseppe Gavazzi.
La stessa luce radiosa, la stessa ombra profonda, avvolge donne-bambine, brigantesse e sirene. E chi guarda si può chiedere “Cosa è accaduto? Cosa accadrà tra poco?”. Poi le immagini si compongono tra loro in una storia, e riconosciamo in quelle donne ironiche ed incantate la traccia antica della bellezza.
In questa pittura del racconto, della memoria e del sogno, della sorpresa e dell’attesa, fa oggi irruzione la tigre, un’entità selvaggia che annuncia nuove visioni e nuove alleanze.