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Moschea di Battipaglia colpita da un petardo

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Moschea di Battipaglia colpita da un petardo

Venerdì sera un petardo ha danneggiato la Moschea di Battipaglia. Un chiaro atto vandalico e xenofobo nei confronti di una comunità islamica ben integrata

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Moschea colpita da un petardo. No, non si tratta dell’ennesima minaccia dell’ISIS , divenuta consuetudine dei notiziari nazionali, ma di un atto vandalico perpetrato ai danni della Moschea della comunità islamica battipagliese.

Lo scorso venerdì, un petardo è esploso all’interno della  Moschea, danneggiando alcuni soprammobili, ma per fortuna senza alcun ferito, nonostante fosse presente l’Imam. Le forze dell’ordine si stanno occupando di questo deplorevole atto compiuto verso una Moschea, luogo sacro per  gli islamici del posto, che si sono perfettamente integrati nella comunità della provincia, e che vengono apprezzati e stimati per le loro qualità d’ingegno e dedizione al lavoro. Moschea

Il presidente della Acli, Gianluca Mastrovito, ha diretto una feroce invettiva contro l’atto chiaramente denigratorio nei riguardi di questa Moschea; ritenendosi indignato per una simile manifestazione di xenofobia. La Moschea, che aveva già subito altri due attentati simili nel 2006 e nel 2008, è divenuta dunque simbolo, suo malgrado, dell’inciviltà e della mancanza di rispetto della libertà di culto di sconosciuti intolleranti. A questo punto, dunque, è necessaria una mobilitazione sia da parte delle istituzioni locali che dei cittadini, che possono e devono dimostrare la propria solidarietà nei confronti dell’attacco alla Moschea.

Di recente anche a Salerno città è stata istituita una Moschea, precisamente in via Degli Orti, presso il Corso Vittorio Emanuele. La richiesta per l’istituzione di una Moschea, inoltrata da Hossain Alagmir, presidente della comunità del Bangladesh è stata approvata. Dal 13 marzo 2015 dunque, i fedeli musulmani potranno avere a disposizione una Moschea per compiere i rituali prescritti dal proprio credo.

Salerno e Battipaglia saranno come sempre un grande esempio di civiltà e dignità, offrendo la protezione e tutela delle minoranze di religione musulmana e della loro Moschea. Seppur nel proprio piccolo, bisogna distinguersi da questi ignoranti facinorosi che mettono sul medesimo piano i terroristi dell’ISIS e le brave persone facenti parte della cultura islamica, che pregano nella propria Moschea, come è loro diritto.

Come ci sentiamo noi italiani quando nel resto del mondo veniamo identificati tutti come mafiosi? Ecco. Questa è solo una parte infinitesimale del sentimento che provano questi innocenti, quando vengono additati per un pregiudizio così inveterato.

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.