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Moscatiello celebra la sua libertà: una vittoria per Baronissi

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Moscatiello celebra la sua libertà: una vittoria per Baronissi

Era di venerdì scorso la notizia dell’assoluzione di Giovanni Moscatiello. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno ne hanno dichiarato l’innocenza, facendo cadere le accuse di concorso esterno in associazione camorristica, concussione ed abuso di ufficio. In merito alla prima accusa, assoluzione per il Sindaco, “perché il fatto non costituisce reato”, facendo cadere  in prescrizione anche gli altri due reati.

Dodici anni per quest’attesa sentenza. E ieri, il primo cittadino di Baronissi ha voluto incontrare i cittadini, per condividere un momento di gioia, una vittoria dell’intera città. Caldo e appassionato il discorso del Sindaco, che non si è limitato nel ringraziare i tanti che gli hanno espresso solidarietà e gli sono stati vicino in questi anni. Ha parlato della sua Baronissi, della crescita della città, dei tanti obiettivi centrati dal 1994, anno del suo insediamento politico sul territorio. Ha svelato gli aneddoti sulle prime perquisizioni, avvenute nell’aprile del 2001, e sulla mancanza di indizi che, secondo Moscatiello, hanno prolungato di undici anni una vicenda che poteva considerarsi già chiusa nel dicembre dello stesso anno, dopo che lo stesso GIP ne rifiutò l’arresto in seguito a mesi di indagini e controlli che non portarono al minimo indizio di colpevolezza.

Ha voluto evitare grandi polemiche Moscatiello, a parte qualche frecciatina a chi secondo lui gli doveva delle scuse e a chi a poche ore dall’assoluzione, ne ha voluto contestare l’innocenza, apprezzando chi come De Chiara, del Pd, abbia ritenuto una buona notizia la sua assoluzione. Si è goduto i consensi e gli applausi di quanti hanno creduto in lui, dei tanti cittadini di Baronissi che lo hanno aiutato a cambiare un paese. Ha elencato i successi, volendo far parlare i fatti concreti piuttosto che “ fuochi fatui o lampadine senza senso”, ricordando quanto abbia fatto la sua Amministrazione per la legalità sul territorio.

Oltre la politica, i successi elettorali e i proclami o ogni possibile contestazione e malcontento, per chi crede nella giustizia italiana, è un lieto fine che, umanamente, deve solo far piacere.