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La famiglia rompe il silenzio con una lettera per ricordare Gioacchino Mollo

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La famiglia rompe il silenzio con una lettera per ricordare Gioacchino Mollo
In foto: La famiglia Mollo | vietata la riproduzione

Morte di Gioacchino Mollo a Cava de’ Tirreni: la redazione di Zerottonove.it riceve e pubblica la lettera da parte della famiglia

C’è ancora forte dolore nella comunità di Cava de’ Tirreni per la tragica scomparsa di Gioacchino Mollo, l’oculista travolto e ucciso dalla caduta di un albero in viale Crispi, nella mattinata di giovedì scorso.

La famiglia rompe il silenzio e lo fa attraverso una lettera recapitata esclusivamente alla redazione di Zerottonove.it per ricordare chi era Gioacchino e l’amore che nutriva per la moglie e le sue tre figlie, ma non solo.

La lettera

“L’uomo fin dalla nascita sa che nel suo destino è presente come ultimo evento la propria morte, nessuno può sottrarsi o decidere quando è il momento. Nell’alternarsi delle stagioni della vita, però, ognuno sceglie liberamente come impiegare il proprio tempo e le proprie energie, costruendo attimo dopo attimo il proprio presente e futuro”.

“Gioacchino vive in un contesto familiare con saldi valori morali, ha avuto sempre ben chiaro le priorità della propria vita: un attaccamento viscerale alla famiglia sia di origine che attuale, fede, cura per i rapporti interpersonali e un particolare trasporto per l’arte nelle sue svariate produzioni”.

“Con pazienza e profondo senso di responsabilità non si è mai improvvisato: ha osservato e seguito i grandi professionisti del suo campo e, quando si è ritenuto pronto, ha iniziato ad operare e per oltre trenta anni non si è mai più fermato, dedicandosi con passione ai suoi cari pazienti. Professionista affermato e stimato, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo bene sa che era molto di più… Un padre amorevole, sempre disponibile per le sue tre figlie: la dolce Alessia, la determinata Maria Laura e la vivace Martina. Marito affettuoso, con un grande amore per la sua adorata Rosanna. Unico figlio maschio, è cresciuto con quattro sorelle, per le quali è sempre rimasto nel corso della vita un punto di riferimento stabile e sostegno nelle vicende difficili”.

“Gecchi non è vissuto in rigidi canoni precostituiti, ma con la leggerezza e l’imprevedibilità che solo lui sapeva dare. Non è mai mancato in ogni momento importante della vita dei nipoti, con ognuno dei quali ha costruito un rapporto diverso e unico. Il suo spirito scherzoso e gioviale ha determinato il rafforzarsi di legami familiari e di rapporti di amicizia leali e profondi. Il suo vivere frammenti di vita con i colleghi andava oltre la routine quotidiana lavorativa, la sua propensione ad aiutare chi ha più bisogno non seguiva la logica economica e la sua genuinità di sentimenti sfociava nei tanti riconoscimenti dei suoi pazienti”.

“D’improvviso… tutto è svanito. Il sogno dell’amorevole moglie Rosanna di poter condividere insieme momenti importanti della vita delle proprie figlie e i traguardi da raggiungere. Alessia, Maria Laura e Martina non potranno più avere al loro fianco la guida rassicurante del loro caro papà. Non ci sono parole per lenire questo dolore, rimane solo un immenso vuoto”.

“Tante ipotesi su ciò che è accaduto, fiumi di parole sui social, profonda commozione per chi lo conosceva, sgomento e dolore in famiglia… non è possibile riassumere una vita spezzata con la parola “fatalità”.