Home Prima Pagina Montervino: “Se rifarei l’esultanza? Sì, ma lontano dalla rete… per non prendere gli sputi”

Montervino: “Se rifarei l’esultanza? Sì, ma lontano dalla rete… per non prendere gli sputi”

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Montervino: “Se rifarei l’esultanza? Sì, ma lontano dalla rete… per non prendere gli sputi”

Turno di riposo domani per la Seconda Divisione ma, come ogni sabato, anche stamani la Salernitana ha incontrato i giornalisti. Protagonista della conferenza stampa, però, non è stato mister Perrone, bensì Francesco Montervino, alla sua prima uscita ufficiale dopo i fatti di Aversa. Facile, quindi, intuire quale sia stato l’argomento più gettonato dell’incontro. “Dal momento in cui sono stato squalificato per una motivazione ben precisa, poi confutata in sede di ricorso, è normale che mi sarei aspettato una maggiore riduzione della squalifica – ha esordito il capitano granata – ma ormai manca solo una giornata e potrò tornare in campo. Mi hanno fatto passare per un delinquente, ma quello che mi fa più male è aver macchiato vent’anni di onorata carriera. In campo sono un sanguigno ma fuori sono sempre stato una persona corretta, ecco perché mi fa più male per l’uomo che per il calciatore. Nel calcio vieni ricordato sempre per l’ultimo fatto di cui sei stato protagonista e diventa difficile rialzarti in una situazione come la mia. Ora c’è da togliere la macchia più grossa (il Daspo) e spero venga rimossa del tutto perché, per chi come me volesse continuare a lavorare in questo mondo anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo, potrebbe rappresentare un serio problema”.

Domenica scorsa un episodio analogo è accaduto in Chieti-Melfi, con protagonista il lucano Scuffia, punito con un solo turno di squalifica. “Quando l’ho saputo ho pensato che forse è un demerito chiamarsi Montervino e giocare nella Salernitana – ha commentato amaramente il mediano tarantino –. Nel mio caso penso che anche il direttore della Lega Pro Ghirelli si sia fatto prendere un po’ la mano”.

Le motivazioni del Giudice Sportivo additano Montervino come il principale responsabile dei tafferugli avvenuti al termine del primo tempo di Aversa Normanna-Salernitana e questo per il capitano granata “è assurdo perché io mi sono sempre discostato dagli episodi di violenza, sognando stadi con famiglie e bambini, un po’ come avviene in Inghilterra e in Germania. Se rifarei quell’esultanza? Assolutamente sì, forse non mi avvicinerei troppo alla rete per non riceverli gli sputi”. Singolare e paradossale che provvedimenti del genere siano toccati proprio a lui, da sempre emblema di grande pacatezza, intelligenza ed equilibrio: “Questo è il mio diciassettesimo campionato e l’undicesimo da capitano, si dovrebbero fare maggiori considerazioni su questi aspetti. Se diamo fastidio a qualcuno? Sinceramente non vedo a chi potremmo dare fastidio, ma se così fosse ci portassero direttamente in Serie B. Quello che vedo è che attorno alla nostra squadra c’è molta più attenzione, ma non penso sia qualcosa di negativo perché sportivamente parlando cominciamo a far paura e ci temono su tutti i campi”.

Quale sarà il futuro di Montervino? “Per ora devo giocare più a lungo possibile per recuperare la mia immagine  che è stata macchiata – ha simpaticamente scherzato l’ex partenopeo –. Qui ho un rapporto eccezionale con tutti, ho un altro anno di contratto ma le premesse per un rapporto duraturo ci sono tutte. Con la società c’è una grandissima stima reciproca e poi Lotito è uno che va per la meritocrazia, quindi se me lo sarò meritato  metterò sicuramente le basi a Salerno”.

Infine una battuta sulla Salernitana: “Questa squadra ha veramente tanta qualità e penso che potrebbe ben figurare anche in Prima Divisione”.