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Parco Regionale dei Monti Picentini: si intensifica il monitoraggio ambientale

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Parco Regionale dei Monti Picentini: si intensifica il monitoraggio ambientale

Intensa azione di monitoraggio ambientale nell’area del Parco Regionale dei Monti Picentini. I controlli dell’ANTA hanno constatato un totale stato di abbandono

Oggi, lunedì 20 maggio, intensa azione di monitoraggio ambientale a cura dell’Associazione ANTA nell’area ricadente nel Parco Regionale dei Monti Picentini.

I membri dell’Associazione Nazionale Tutela Ambiente, hanno espletato il servizio di supervisione del territorio nelle zone Cerasuolo, Mauta, Fontana Carminella,
Piano Santa Maria, Ciredda, Canale.

Denotando nel percorso un totale stato di abbandono della cura della flora, con alberi non potati e pericolosamente ricadenti sul ciglio stradale.

Detto ciglio completamente dissestato e privo di protezioni diventa pericoloso in molti tratti per la presenza di strapiombi.

Dal rifugio “MAUTA”, area utilizzata anche per soste pic-nic, in poi sono stati indicati diversi pioppi danneggiati da agenti atmosferici, alcuni pericolosi per il passaggio.

La folta vegetazione, ormai non più curata da anni, nasconde fontane di rilevanza storica, inoltre la strada, corrosa dallo scorrere delle acque, si presenta danneggiata per la maggior parte del tratto e il continuo defluire in maniera libera delle acque piovane potrebbe causare frane, come quella incontrata nell’ultimo tratto del percorso.

“Il percorso su citato, potrebbe essere utilizzato, dopo l’opportuna manutenzione, per percorsi escursionistici, come già segnalato da tabelle e segnaletica CAI – comunica la relazione delle Guardie Ambientali – percorsi da trekking, Nordic Walking, mountain bike, rivalutando e sviluppando il territorio montano di Caposele.”