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Custodia cautelare in carcere per un pregiudicato residente a Battipaglia

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Custodia cautelare in carcere per un pregiudicato residente a Battipaglia

Custodia cautelare in carcere per un pregiudicato residente a Battipaglia, in relazione ai reati di violenza sessuale aggravata, atti persecutori e violazione di domicilio aggravata

Nella mattinata del 4 luglio 2019, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, personale della Sezione di Polizia Giudiziaria, istituita presso la locale Procura, aliquota Polizia di Stato, coadiuvati da personale del Commissariato di P. S. di Battipaglia, hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 37enne, pregiudicato residente in Battipaglia, in relazione ai reati di violenza sessuale aggravata, atti persecutori e violazione di domicilio aggravata, fatti commessi a partire dal maggio 2017 in danno di due giovani vittime, di cui uno ancora minorenne all’epoca dei fatti, residenti in Campania.

Le indagini coordinate dalla locale Procura e condotte dalla Aliquota della Polizia di Stato della locale Sezione di P.G., sono state avviate nello scorso mese di febbraio sulla base di una segnalazione proveniente dall’ASL Salerno e sono proseguite con l’audizione delle due persone offese, di diverse persone informate sui fatti, con l’acquisizione di documentazione medico sanitaria, l’analisi dei tabulati telefonici ed attività di intercettazioni telefoniche, che hanno fornito riscontri alle dichiarazioni rese dalle vittime in ordine ai fatti contestati al pregiudicato relativi a gravi reati, caratterizzati dalla procedibilità d’ufficio.

In particolare, l’uomo attraverso l’utilizzo del web e mediante la creazione e gestione di diversi profili – attivi anche sui più noti social network quali facebook, instagram e grindr – è entrato in contatto con ragazzi giovanissimi, minorenni o poco più che maggiorenni, in un primo tempo carpendone la fiducia instaurando con gli stessi relazioni di tipo sentimentale e sessuale, operando nei confronti delle giovani e inesperte vittime con modalità subdole e prevaricatrici, per poi mettere in atto nei loro confronti condotte di vera e propria violenza sessuale, atti persecutori con modalità quali appostamenti, pedinamenti, danneggiamenti, percosse, minacce nonché con modalità riconducibili al c.d. cyberstalking, quindi mediante la creazione di profili social apparentemente riconducibili alle persone offese, suoi ex partner, e da lui utilizzati per diffamarli e determinarne l’isolamento e l’emarginazione sociale, attraverso la diffusione di informazioni, fotografie e dati sensibili riferibili agli stessi, determinando nelle giovani vittime uno stato di angoscia e prostrazione.

Nell’ambito delle perquisizioni effettuate sono stati rinvenuti i telefoni cellulari e supporti informatici in uso all’indagato che saranno oggetto di analisi al fine di accertare ulteriori elementi per le indagini in corso e l’esistenza di altre potenziali vittime di analoghe condotte che, contattate tramite il web, possano aver subito condotte di violenza e persecuzione analoghe a quelle già contestate, ciò, anche in ragione della circostanza allarmante — accertata nel corso delle indagini -relativa alla recente pubblicazione e divulgazione da parte dell’uomo, nella bacheca del suo profilo facebook, di un certificato medico attestante la sua negatività al test dell’HIV, certificato di cui si è accertata la falsità.