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Minniti a Salerno, incontro con Piero De Luca sulla sicurezza per il Mezzogiorno

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Minniti a Salerno, incontro con Piero De Luca sulla sicurezza per il Mezzogiorno

“Il fascismo in Italia è morto per sempre” ha detto Ministro Minniti. Insieme a Piero De Luca, candidato con il PD alle elezioni del 4 marzo, ha illustrato questa mattina alla Stazione Zaha Hadid di Salerno il programma del partito sui temi della sicurezza per il Mezzogiorno

Si è svolto questa mattina, presso la sala conferenze della Stazione Zaha Hadid di Salerno, l’incontro tra il Ministro dell’Interno Marco Minniti e Piero De Luca, candidato con il Partito Democratico alle elezioni del 4 marzo.

I due esponenti del partito hanno illustrato il programma sui temi della sicurezza per il Mezzogiorno, argomento particolarmente scottante a seguito dei gravi episodi di razzismo accaduti nei giorni scorsi a Macerata.

All’appuntamento erano presenti anche le principali istituzioni salernitane, tra cui il Presidente della Provincia Giuseppe Canfora, il Sindaco Vincenzo Napoli e diversi assessori comunali, tra cui l’Ass. al Bilancio Roberto De Luca, nonché fratello del candidato.

Immigrati: accoglienza e ordine

Accoglienza ed ordine sono state le parole chiave sul tema dell’immigrazione usate da Piero De Luca. “Salerno è stata capace di conciliare politiche di accoglienza con politiche di rigore ed ordine“. Ha poi aggiunto che “non bisogna soffiare sul fuoco delle paure e delle tensioni come fanno gli altri partiti“.

Il candidato, figlio del presidente della Campania Vincenzo De Luca, ha sottolineato con vigore la necessità di ricevere maggiore sostegno dalla comunità internazionale. “C’è bisogno di maggiore aiuto da parte dell’Europa per gestire i confini“, riferendosi in particolare ai paesi mediterranei come Grecia e Italia.

Non è mancato, però, il “binomio” tra espulsioni e necessità di rimanere legati alle proprie tradizioni. “È necessario procedere al rimpatrio degli immigrati irregolari, cioè tutti quelli a cui non è stato riconosciuto lo stato di rifugiato“. Ha proseguito dichiarando che “Non dobbiamo rinunciare alla nostra cultura. Bisogna provvedere immediatamente all’espulsione quando, anche se riconosciuto come rifugiato, non ci sia il rispetto delle nostre regole“.

Tra i punti più rilevanti per garantire la sicurezza per il Mezzogiorno è stato indicata la volontà di assumere 10 mila nuovi agenti da disporre sul territorio, ma anche un potenziamento della videosorveglianza, quale tecnologia di supporto alle Forze dell’Ordine. E, ancora, aumentare il numero degli insegnati ed educatori sociali, nonché adottare misure rieducative obbligatorie.

Ministro Minniti: “Il fascismo in Italia è morto per sempre”

Elogiatissimo da P. De Luca, che ha definito “concreto ed efficace” il suo lavoro, il Ministro dell’Interno Marco Minniti è intervenuto partendo da i recenti fatti accaduti nella città marchigiana.

Dopo essere stato fortemente criticato dai gruppi antifascisti circa le sue dichiarazioni su Luca Traini (l’autore della strage di Macerata), Minniti ha cambiato notevolmente l’approccio alla questione nel corso dell’incontro di oggi. “Il fascismo in Italia è morto per sempre” – ha esclamato – “È stata una rappresaglia, si è trattato di un attacco senza alcuna base logica. L’unica ragione per cui queste persone sono state colpite è il colore della pelle“.

Abbracciando le politiche sulla sicurezza propugnate da De Luca jr. e ringraziando l’operato delle Forze dell’Ordine, ha ribadito che “c’è un limite che non si può superare in una democrazia. In Italia non c’è posto per il razzismo“.

Marco Minniti è candidato al Senato e a Salerno è capolista PD al proporzionale.