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Mercato San Severino, bombe carta davanti a un palazzo. La testimonianza

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Mercato San Severino, bombe carta davanti a un palazzo. La testimonianza

Grande paura nella notte a Mercato San Severino per un grave atto vandalico. Preso di mira un palazzo in via Papa Giovanni XXIII. Un atto intimidatorio? La testimonianza di Raffaele Grimaldi contattato dalla nostra redazione

Un atto intimidatorio a Mercato San Severino? La testimonianza di Raffaele Grimaldi.

Portone divelto, citofono distrutto, vetri ovunque. In queste condizioni è l’ingresso del condominio dove abito dopo la doppia esplosione pirotecnica di questa notte alle 2.42. Un divertimento idiota!

Questo è stato il primo sfogo in un post apparso ieri mattina su Facebook di Raffaele Grimaldi, che vive all’interno del palazzo preso di mira da alcuni vandali.

Sono state due le esplosioni che hanno fatto esplodere il portone del palazzo e ciò che vi era intorno. Tanta paura e, fortunatamente, nessun ferito: infatti alcun condomino passava di lì in quel momento. Ovviamente, in seguito al forte boato, alcuni residenti sono scesi per controllare cosa fosse successo.

Si apre la possibile pista dell’intimidazione, c’è chi parla di un “vero e proprio attentato“. Sul posto, dopo il fatto, è giunta una volante dei Carabinieri che, in seguito, hanno fatto partire le indagini.

Non si esclude, come già riportato nelle precedenti righe, un possibile atto intimidatorio: infatti, pare che, nel palazzo abitino i genitori del vicesindaco, Luciano Lombardi, un funzionario comunale, il direttore sanitario locale e, appunto Raffaele Grimaldi che ricopre il ruolo di giornalista.

La testimonianza di Raffaele Grimaldi

La nostra redazione ha contattato Raffaele Grimaldi, un giornalista, che vive proprio nel palazzo preso di mira dai vandali.

Purtroppo è un malessere sociale, dell’intera comunità. Provo profonda compassione per queste persone. Sono persone che vanno aiutate, perché tutto ciò è ingiusto.”

Alla nostra domanda se l’atto può essere inteso come “intimidatorio” ha Grimaldi risposto: “Non lo so. Non credo. Si tratterebbe di un gesto evanescente in questo caso, poco concreto, non si capirebbe a chi sia rivolto. Non si distrugge un citofono come atto intimidatorio. Non credo si possa parlare ti attentato. Per me, si tratta di balordi nel vero senso della parola.”

Intanto sembra un modus operandi consolidato: “agiscono sempre nelle stesse modalità – afferma Grimaldifacendo esplodere una forte bomba carta e, dopo circa 15 secondi, un’altra ancora, sempre più forteTutto ciò sembra essere un’escalation che si perpetua ormai dal 30 dicembre. Fino a qualche anno fa c’era un gruppo che dava fuoco ai citofoni… sembra che adesso si possa parlare di una evoluzione di questi vandali.”

La situazione sembra anche piuttosto ramificata: “c’è una concreta esasperazione dei cittadini. C’è degrado, non c’è sicurezza. Questi fatti che si stanno ripetendo in più zone di Mercato San Severino sono l’esatta rappresentazione di un triste malessere sociale.”

Abbiamo chiesto a Raffaele Grimaldi quale possa essere una possibile soluzione a questi problemi ed è stato lapidario: “più controlli delle forze dell’ordine.