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Massimo Ghini ospite all’Università per Davimedia

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Massimo Ghini ospite all’Università per Davimedia

Massimo Ghini, ospite all’Università di Salerno per Davimedia, ha discusso su varie tematiche con un importante riferimento a Salerno, alla sua bellezza e alla voglia di riscattarsi

massimo ghini

Massimo Ghini, uno degli attori italiani più noti sia al grande che al piccolo schermo, è stato ospite ieri mattina presso l’Università degli Studi di Salerno, nell’ambito del progetto Davimedia promosso dal corso di laurea in Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello spettacolo. Ancora grandi ospiti, dunque, per il progetto guidato dal direttore artistico Roberto Vargiu, che nasce con l’intento di avvicinare gli studenti ai grandi nomi del mondo dello spettacolo.

L’incontro è partito con un omaggio visivo: un filmato che ha raccontato, passandola brevemente in rassegna, la  carriera di Massimo Ghini tra cinema, teatro e tv. Protagonista di oltre settanta film, l’attore romano ha dato il volto a personaggi come Papa Giovanni XXIII nella fiction Rai del 2001, Galeazzo Ciano nella miniserie televisiva Edda nel 2005, Enrico Mattei nel 2009. Nella fortunata fiction Rai Raccontami, in onda dal 2006 al 2008, ha interpretato il saggio padre di famiglia ed è apparso anche in molti film per il grande schermo tra cui “Outing, fidanzati per sbaglio” e numerosi cine-panettoni di Neri Parenti.

Ora, tornato in scena con “Quando la moglie è in vacanza”  che fa rivivere dopo quasi sessant’anni l’omonimo film di Billy Wilder, con la scena cult della gonna al vento di Marylin Monroe – Massimo Ghini si racconta agli studenti: «Non voglio essere un maestro, ma un testimone» afferma, e sprona i ragazzi a non arrendersi, a non essere “una generazione di sdraiati” come quella descritta nel libro di Michele Serra, di cui legge alcuni passi salienti.

«Credo che ci sia un futuro da prospettarvi  e da testimoniarvi, c’è una possibilità enorme sulla quale puntare, che merita grande attenzione, è lo sviluppo di un’industria culturale; l’Università, la scuola , il mondo delle attività culturali devono mettersi insieme per guardare al futuro»; queste le parole di Massimo Ghini, che invita gli studenti a ripartire dal mondo della cultura, dalle proprie passioni, dalla capacità di emozionare e di emozionarsi. È questa, infatti, la chiave per costruire un futuro anche qui, in un Paese come l’Italia, che definisce “ancora Medievale” e alle volte cieco, incapace di riconoscere il proprio valore e la propria bellezza, ma che non deve negarsi la forza di ricominciare.

massimo ghini

Un uomo dalle mille sfaccettature, che  si destreggia abilmente tra teatro e televisione, passando per il doppiaggio, la pubblicità e la radio. Con la semplicità con cui si parla ad un amico e l’affetto di un padre buono, Massimo Ghini ha interagito con i ragazzi affrontando le più svariate tematiche: parlando di sé, della sua carriera, della sua famiglia e soprattutto delle sue passioni, prima tra tutte quella per la politica. Dal padre, militante comunista ed ex partigiano originario di Parma, difatti, eredita l’amore per la politica, diventando Segretario generale del Sindacato Attori Italiani-CGIL, presidente del PDS di Roma per circa dieci anni e responsabile Cultura del Partito Democratico nel Lazio. In riferimento alla politica locale, ha sostenuto a gran voce che Salerno ha delle grandi potenzialità, paesaggistiche e culturali.

«Bisogna che crediate di più in questa città!» ha dichiarato.  Con la consapevolezza di chi Salerno la vive e ne conosce pregi e difetti – in quanto felicemente sposato con la salernitana Paola Romano – Massimo Ghini non si sottrae alle domande inerenti al sindaco De Luca, al suo operato e ad una ipotetica ed eventuale collaborazione politica per la riqualificazione del territorio: «Negli anni ho visto una Salerno cambiata, migliorata! De Luca ha avuto la capacità di attirare l’attenzione su  Salerno con le sue bellezze storiche e paesaggistiche. Ben vengano persone come lui!» .

Poi prosegue: «Una volta si era parlato di una collaborazione, ma il discorso non è stato più approfondito. Qualora si presentasse l’occasione e accettassi, presenterei un progetto preciso e combatterei per la sua realizzazione nei tempi e nei modi stabiliti, perché è così che sono abituato a lavorare».

MASSIMO GHINI

Sempre pronto a mettersi in gioco, Massimo Ghini non rinnega il suo passato, che lo vedeva giovane aspirante attore costretto a lavorare come animatore turistico; infine, raccontando dei sacrifici fatti per realizzare i suoi obiettivi, saluta i ragazzi con parole di incoraggiamento: «Non fatevi condizionare dai giudizi degli altri e procedete dritti per la vostra strada».

a cura di Danila Raimondi e Milena Gioia