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Mariotto: “Pronto a restare, questa società è gratificante”

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Mariotto: “Pronto a restare, questa società è gratificante”

Dopo Susini, ecco Mariotto. A due giorni dalla conferenza stampa del responsabile dell’Area Tecnica della Salernitana, stamani è stato il direttore sportivo a concedersi a taccuini e telecamere, tracciando un bilancio della stagione trionfale dei granata e proiettandosi inevitabilmente a ciò che potrebbe riservare il futuro. “Siamo felici perché la scelte fatte dalla proprietà si sono rivelate vincenti – ha esordito Mariotto –. Siamo riusciti ad amalgamare un gruppo di giovani promettenti della Lazio con alcuni giocatori affermati. Ora puntiamo al primo posto e non molleremo fino all’ultimo”.

Il dirigente veneto, per sua ammissione, non ama molto le luci della ribalta e preferisce lavorare nell’ombra: “È il mio modo di vivere la professione e anche quest’anno non mi sono comportato in maniera diversa dal solito. Il mio compito era quello di capire già dal ritiro quelle che erano le esigenze. Abbiamo allestito un’ottima squadra, non mi era mai capitato di non aver bisogno di puntellare l’organico nella sessione invernale di calciomercato. I migliori? Ginestra-Guazzo è stata una grande coppia d’attacco, poi i vari Molinari, Piva, Perpetuini, Mancini”. Proprio su quest’ultimo, di proprietà del Verona, e sulle possibilità che resti a Salerno, Mariotto si è soffermato: “Quella di Mancini è stata davvero una grande operazione perché lo abbiamo contrattualizzato a un terzo di quanto percepiva a Verona. La sua volontà è quella di rimanere e la società di appartenenza non vuole tenerlo, quindi con questi presupposti dovremmo partire avvantaggiati. Chiederà un allungamento e secondo me si troverà una soluzione perché a Salerno è rinato”.

E Mariotto, invece, sarà riconfermato? “Non mi aspetto niente– ha risposto – vivo alla giornata e vado avanti per la mia strada. So solo che quando si vince, solitamente si viene premiati. Negli ultimi anni ho totalizzato più di 300 punti, questo vuol dire che ho lavorato in un certo modo. Spero di sedermi a tavolino dopo l’ultima partita ufficiale, del resto ho sempre firmato i contratti i primi giorni di luglio”.

Sul rapporto con Susini: “Con lui c’è un continuo confronto. È diverso da me e proprio per questo ci vado d’accordo: lui è bravo a vivere il quotidiano, mentre io guardo un po’ più lontano”.

Mariotto è convinto che per la Prima Divisione “questa squadra avrà bisogno di sette o otto innesti non necessariamente espertissimi. In più si dovrà evitare l’errore commesso quest’anno di avere una rosa troppo ampia che inevitabilmente costringe a sacrificare giocatori di prospettiva: 20 elementi,o al massimo 22, è il numero giusto. Quale girone preferirei? Senza dubbio quello meridionale: al nord c’è meno pressione ma più qualità. E poi il sud è più stimolante”.

L’ex ds del Benevento ha espresso piena soddisfazione per il proprio operato e per l’attaccamento della piazza: “Ognuno nella vita cerca di fare quello che può, io sono convinto di aver fatto un buon lavoro. Lavorare per questa società è una cosa molto gratificante. Salerno è una piazza strepitosa, l’ho vissuta con orgoglio perché vincere qui è una cosa che resta. E un plauso va fatto anche ai tifosi, perché è facile andare in diecimila all’Olimpico, non altrettanto essere in 1500 a Fondi o Gavorrano”.

Infine su Perrone: “Il suo stile premia. È un decisionista e per quel che mi riguarda ha fatto un ottimo lavoro. Un suo grande merito è stato buttare giù una formazione che tutti i ricordano e questa è una prerogativa dei grandi tecnici. Potrebbe continuare benissimo il percorso iniziato lo scorso anno”.

Fonte immagine: www.ussalernitana1919.it