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“La Dieta Mediterranea”, un convegno enogastronomico all’Istituto “G. Fortunato” di Angri

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“La Dieta Mediterranea”, un convegno enogastronomico all’Istituto “G. Fortunato” di Angri

Come mangiare bene e stare bene: giovedì 5 aprile all’Istituto “G. Fortunato” di Angri si terrà un convegno enogastronomico dal titolo “La Dieta Mediterranea”, per discutere sulle influenze dell’alimentazione per la salute e il benessere umano con il contributo di importanti esperti

Le influenze dell’alimentazione per la salute e il benessere umano, con le applicazioni della Dieta Mediterranea. All’IstitutoGiustino Fortunato di Angri si sviluppano dei percorsi di conoscenza ed applicazione dei valori nutrizionali e qualità dei prodotti agroalimentari all’insegna degli studi di Ancel Keys e con il contributo di importanti esperti.

Un focus è stato organizzato per giovedì 5 aprile alle ore 18.00. Ne prendono parte Ida Romano, Anna Esposito, Alfonso Nuzzolino, Antonietta La Storia e Carmine Cozzolino. Previsto un intervento via skype dagli USA anche del noto oncologo internazionale Antonio Giordano che ha dimostrato gli effetti benefici del consumo dei pomodori San Marzano e del Corbarino, particolare pomodoro di collina prodotto sul territorio.

Oltre al focus, gli alunni che frequentano i corsi di cucina e turistico avranno anche la possibilità di dare prova di competenze acquisite mediante la preparazione di una cena che terrà conto dei preziosi insegnamenti del professor americano Ancel Keys che tra primi al mondo, con i suoi studi in Cilento, dimostrò le ipotesi sull’influenza dell’alimentazione sulla salute.

“E’ un percorso che stiamo svolgendo da molto tempo e che prevede il coinvolgimento dei nostri docenti ed alunni anche con applicazioni pratiche come per la coltivazione agroalimentare dichiara il dirigente scolastico Giuseppe SantangeloCon il nostro corso di agrario turistico, siamo riusciti a mettere a sistema un terreno di nostra pertinenza che abbiamo inteso far curare e gestire, con la supervisione dei nostri docenti, ai nostri alunni che hanno così la possibilità di sperimentare tutto il ciclo di produzione e gli effetti nella successiva fase di preparazione dei cibi”.