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Allarme ambientale: sversamento liquidi vicino al fiume Irno

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Allarme ambientale: sversamento liquidi vicino al fiume Irno

Sversamento di liquami tossici nei pressi del fiume Irno: urge piano di messa sicurezza del territorio. Presenza di valori elevati di sostanze organiche volatili

Procedere con urgenza la messa in sicurezza dell’intera area, nei pressi del Fiume Irno a causa dello sversamento di rifiuti illeciti e tossici.

Verifiche effettuate sulla tenuta della vasca con 20 metri cubi di materiale non identificato, al fine di constatare eventuali pericoli di contaminazione per le aree vicine.

Gli Arpac, vigili del fuco , ed i comuni di Pellezzano e Salerno stanno lavorando dopo la bomba ecologica scoperta nell’ex  deposito annesso alla fabbrica denominata “Cotoniere”.

Le esalazioni e la fuoriuscita di liquido dai bidoni stipati rappresentano un pericolo e l’episodio che si è verificato sabato ne è la dimostrazione.

Le forti esalazioni non sono passate inosservate ai clienti della sala Bingo che hanno fatto scattare l’allarme. Ora sarà l’Arpac a dire quali sostanze sono conservate, ma soprattutto se c’è stato sversamento nelle acque del fiume Irno, situato a pochi passi e sul quale al momento dell’allarme è stata notata una fitta schiuma bianca, ancora presente anche ieri mattina.

I vigili del fuoco, supportati nell’intervento dal nucleo NBCR Regionale al momento escludono la presenza di sostanze infiammabili ed esplosive.

Riscontrati invece valori elevati di sostanze organiche volatili (VOC), che, sono stati abbattuti attraverso l’utilizzo di materiali inerti.

Il sopralluogo alle prime luci dell’alba:

Ieri, alle prime luci dell’alba sotto gli occhi vigili del sindaco di Pellezzano francesco morra e di quello di salerno, Vincenzo Napoli, il sopralluogo dei caschi rossi e della protezione civile.

La necessità è quella di mettere a punto un piano di messa in sicurezza chiedendo aiuto anche il Ministero dell’Ambiente.

Sulla questione è intervenuto anche il Comitato e l’Associazione “Salute e Vita”, nel quale rimarca la totale assenza di controllo del territorio da parte delle Istituzioni e degli enti preposti.

Il comunicato:

In attesa che venga fatta luce su tutte le responsabilità di questo ennesimo scempio ai danni della comunità e che vengano resi noti i rilievi dell’Arpac, desideriamo fare alcune riflessioni –  recita il comunicato –  La prima è che l’altra notte si è scongiurata una grave emergenza ambientale dal momento che lo sversamento ha riguardato il fiume Irno, zona d’interesse comunitario (zona SIC), e il mare di Salerno. La seconda è che questa vicenda, così come quella relativa alla mancata delocalizzazione delle Fonderie Pisano, dimostra il fallimento delle scelte operate nel 2003 con la madre delle varianti  urbanistiche  e nel  2006 con il PRG, dal Consiglio Comunale di Salerno, che ha trasformato l’area da industriale a residenziale e autorizzato il raddoppio degli indici di edificabilità all’imprenditore Lettieri ma che non ha vigilato sulla bonifica dell’area in questione. Purtroppo una simile premialità è stata concessa  nel 2006 anche alla proprietà Pisano,  senza di fatto far fermare l’attività che a tutt’oggi continua a rendere la vita un inferno alla popolazione . L’area delle MCM, scopriamo oggi, nascondevano delle vere e proprie bombe ecologiche. A distanza di vent’anni ci sentiamo di dire all’ex sindaco e ora governatore De Luca che l’area di Fratte continua ad essere mortificata e martoriata, con una fonderia che procura un danno esiziale e un centro commerciale sorto in un’area non bonificata e sicuramente possiamo affermare che tante responsabilità devono essere addebitate alle scelte effettuate dalla politiche che negli ultimi 20 anni si sono realizzate grazie proprio al governatore De Luca”.