Alla Residenza Rurale Incartata di Calvanico, sabato 25 marzo 2017, di scena ci sarà la storia dell’Italia post-unitaria: una cena con l’autore Dario Marino, con l’aggiunta di un reading e la cucina carbonara dello chef Salvatore Denaro

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Sabato 25 marzo 2017, alla Residenza Rurale Incartata di Calvanico, verranno riletti i fatti e la storia dell’Italia post-unitaria con una serata in compagnia dell’autore del libro L’annessione, Dario Marino, con la complicità del reading performativo e musicale di Angelo Plaitano e  con i piatti della cucina carbonara e “reazionaria rurale” dello Chef Salvatore Denaro.

«L’annessione del Sud e la violenza post-unitaria avvennero sotto lo sguardo passivo e interessato della classe dominante meridionale, che ha sempre vissuto in un rapporto di subordinazione con gli interessi economici di quell’industria settentrionale che determinò i governi nazionali: il suo benessere è stata la maledizione della moltitudine di contadini del Sud che furono condannati alla miseria e all’emigrazione. Chi conosce la storia del meridione d’Italia, sa bene che il sottosviluppo di questa terra appartiene alla storia dello sviluppo del capitalismo nazionale».

Così scrive lo Storico Dario Marino nel suo libro che tanto successo sta riscuotendo tra gli appassionati della verità storica. Un lavoro non di parte, ma anzi un’attenta rilettura partendo dalle fonti per scoprire i fatti accaduti in un periodo così delicato della nostra storia Patria.

L’appuntamento è per sabato 25 marzo 2017 alle ore 19:30 presso la Residenza Rurale Incartata dove si terrà un incontro conviviale con l’autore che presenterà brevemente il suo libro e sarà accompagnato dal reading musicato e cantato di Angelo Plaitano, tra i più attenti ricercatori della Musica Popolare del nostro territorio e fondatore della compagnia di canto popolare Le Sette Bocche.

A suggellare la convivialità della serata ci penserà lo Chef Salvatore Denaro che, per l’occasione, preparerà dei piatti dal suo repertorio di cucina carbonara e “reazionaria rurale”.

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