Home Prima Pagina In nome della tecnologia tutto è permesso?

In nome della tecnologia tutto è permesso?

0
In nome della tecnologia tutto è permesso?

La parola tecnologia deriva da due parole greche: techne, che significa strumenti, metodi e mezzi; logos, che si riferisce al pensiero o espressione.

Le tecnologie sono strumenti, mezzi per trasformare quello che la natura ci ha dato in cibo, vestiario, alloggio, mezzi di mobilità, mezzi di comunicazione e altro. La tecnologia è lo strumento utile per il fine del raggiungimento del benessere per gli esseri umani. Non è un fine a sè, eppure nel nostro tempo è stata elevata a fine umano.

Di solito gli strumenti, i metodi e mezzi sono valutati sulla base dei fini ai quali sono destinati; possono, inoltre, essere valutati in base al loro impatto sulla natura e sulla società. Una volta confrontati con altri mezzi alternativi a disposizione utili allo stesso scopo, la scelta dovrebbe essere indirizzata verso quelli che garantiscono l’assenza di  danni ecologici o sociali, oltre a dare un contributo positivo al benessere umano. Ma la liberalizzazione delle attività delle multinazionali è andata di pari passo con lo smantellamento della valutazione tecnologica.

Tuttavia quando si smette di concepire la tecnologia come un mezzo, come una connessione fra natura e necessità umane e la si eleva a fine ultimo, le viene erroneamente dato lo status di religione, sfociando nell’estremismo più assurdo.