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Il Cilento vince 14 bandiere blu

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Il Cilento vince 14 bandiere blu

Il Cilento e le sue bellezze colpiscono anche quest’anno

Il Cilento si tinge di blu grazie alle 14 “Bandiere blu” che sventolano sulla costa dopo l’assegnazione avvenuta il 13 maggio da parte della FEE, la Foundation for Environmental Education, l’organismo internazionale che dal 1981 premia con la Bandiera blu le località di mare più attente all’educazione ambientale e a una corretta gestione del territorio.

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E in Campania, ancora una volta, è il Cilento a fare la parte del leone. Tra i Comuni cilentani “Bandiera blu” abbiamo Agropoli, con due spiagge (Trentova e il lungomare San Marco), Castellabate, Montecorice-Agnone, Capitello, Pollica-Acciaroli, Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati e Sapri.

Cilento
Grande, la soddisfazione dei sindaci cilentani per il riconoscimento. “Non è un riconoscimento formale e scontato – afferma il sindaco di Agropoli Franco Alfieri – ma il risultato dell’impegno costante in materia di sviluppo ecosostenibile e del lavoro di potenziamento e miglioramento dei servizi turistici messo in campo dall’amministrazione comunale di Agropoli”. “Godiamo – prosegue Alfieri – di una fascia costiera incontaminata, con il mare che può e deve diventare una risorsa preziosa per il nostro territorio, coniugando tutela dell’ambiente a crescita. Non a caso stiamo indirizzando fortemente la nostra azione sulla valorizzazione dell’area naturalistica di Trentova Tresino, per una fruizione sempre più consapevole e rispettosa della natura”.

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Per Agropoli, è l’undicesimo anno consecutivo da “Bandiera blu”, mentre è dal 1987 che il Comune di Pollica-Acciaroli riceve il prestigioso riconoscimento. E proprio da Pollica, dopo l’ennesimo riconoscimento della FEE, il primo cittadino Stefano Pisani lancia la sfida alla Regione Campania. “È un attestato del lavoro e dell’impegno che investiamo in un settore così importante come il turismo e in una risorsa naturale che si chiama ambiente – spiega Pisani, che poi aggiunge – Detto questo, non è possibile che chi migliora venga punito. Chiediamo quindi alla Regione Campania di restituirci l’addizionale regionale sulle concessioni demaniali per uso turistico e ricreativo, perché vogliamo che questo importo sia gestito dai Comuni. Gli enti dovrebbero poter gestire direttamente quelle risorse per investire sul turismo e creare nuovi servizi. La Regione non fa nulla per sfruttare queste risorse nel Cilento e per creare nuovi servizi, anzi, le usa impropriamente per risanare il bilancio. La qualità dei servizi è sempre mantenuta dalle amministrazioni comunali”