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Seconda seduta deserta, Carabinieri in Aula Consiliare

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Seconda seduta deserta, Carabinieri in Aula Consiliare

Il Primo Cittadino: “Consiglio illegittimo”. La minoranza allerta i Carabinieri

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Un altro Consiglio Comunale deserto a Baronissi sulla questione della surroga di Luigi Picarone in sostituzione del dimissionario Di Filippi. Questa volta all’occupazione dell’Aula Consiliare si è aggiunto l’arrivo dei Vigili Urbani e dei Carabinieri della locale stazione. Ad essere assenti, oltre che l’intera maggioranza consiliare, anche la segretaria generale, il Presidente del Consiglio Gennaro Rocco e il vice presidente. Un atto gravissimo secondo l’opposizione che ha nuovamente occupato l’Aula Consiliare. “Il sindaco avrebbe dovuto nominare un funzionario verbalizzante che facesse le stesse funzioni della segretaria vista l’assenza di quest’ultima – dichiara Luca Galdi. Ad aggravare questa posizione sarebbe la richiesta di ferie che la funzionaria avrebbe omesso di protocollare, limitandosi invece ad una semplice telefonata. Salta definitivamente quindi la surroga di Luigi Picarone che non entrerà a far parte del Consiglio Comunale. Una violazione delle norme democratiche secondo il consigliere Francesco De Simone che attacca duramente il sindaco: “E’ un’ennesima prova dell’assenza del rispetto delle istituzioni da parte dell’attuale maggioranza”. Evitare lo scioglimento sarebbe stato lo scopo del Primo Cittadino secondo Antonio D’Auria:” Ci troviamo di fronte ad una violazione palese di un diritto di Luigi Picarone. Difenderemo la democrazia ad ogni costo, siamo sicuri che il 26 maggio Baronissi sarà una città migliore“. Duro l’attacco del candidato sindaco Gianfranco Valiante: “Baronissi ha un sindaco indegno, che merita di essere cacciato; questa città non merita di essere amministrata da questi personaggi“.

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Arriva quasi immediata la risposta del sindaco che in una conferenza stampa convocata nel pomeriggio insieme al Presidente del Consiglio Gennaro Rocco chiarisce: “Al Consiglio di stamane non era presente nessuno semplicemente perché è stato convocato in maniera del tutto illegittima“. Il Primo Cittadino rimanda al Testo Unico degli Enti Locali: “Al comma 5 dell’articolo 38 dice che il Consiglio Comunale, dalla data del decreto d’indizione dei comizi elettorali, deve limitarsi esclusivamente agli atti urgenti ed improrogabili“. Il presidente Gennaro Rocco quindi non era tenuto secondo Moscatiello a convocare alcuna riunione: “L’ha voluto fare, in prima convocazione, solo per dare un messaggio di distensione all’opposizione; la settimana scorsa la maggioranza non si è presentata perché insieme non abbiamo ritenuto che ci fossero le motivazioni urgenti ed improrogabili di cui parla la legge.” L’assenza del Presidente del Consiglio lunedì scorso è stata motivata invece da gravi problemi di salute. Un’altra irregolarità commessa dalla minoranza riguarderebbe la convocazione di stamane: “Il Consiglio di oggi è illegittimo semplicemente perché è stato convocato dal consigliere più anziano cioè Antonio Rocco che ha sostituito il Presidente. Il consigliere Rocco non aveva affatto il diritto di convocare la seconda seduta perché non è stato espressamente richiesto né dal Sindaco né da un quinto dei consiglieri come dice la legge. Resta il rammarico per atteggiamenti non rispettosi nei confronti dei cittadini e di Gennaro Rocco – conclude Moscatiello – siamo di fronte ad atti di vera e propria prepotenza e di completa mancanza di educazione da parte dell’opposizione.”