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Gli “Amici della Terra” contro il Puc di Mercato San Severino

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Gli “Amici della Terra” contro il Puc di Mercato San Severino

L’Associazione “Amici della Terra” con un comunicato stampa si scaglia duramente contro il Puc di Mercato San Severino. L’associazione dopo diversi mesi torna a farsi sentire per tutelare il territorio

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Riparte l’offensiva degli “Amici della Terra” a tutela del territorio comunale. L’associazione presieduta da Gerardo Fenza presenta un nuovo affondo contro il PUC approvato dal consiglio comunale di Mercato San Severino. Già nei mesi precedenti gli “Amici della Terra”, nell’ambito di una giornata di sensibilizzazione contro la cementazione selvaggia, avevano duramente contestato l’ingiunzione di pagamento con riscossione coattiva dell‘ICI riguardante alcuni anni passati che l’Ente ha fatto pervenire a molti proprietari terrieri.

Ultimamente, secondo quanto riferito dagli esponenti dell’associazione, la giunta comunale ha approvato due delibere: una sui valori venali ( costi che il Comune ha unilateralmente definito a metro quadro da 5 a 20 volte il valore agricolo a seconda del lotto sul quale insiste l’apprezzamento terriero) che sono rimasti gli stessi degli anni precedenti nonostante l’evoluzione del mercato imponga una loro necessaria revisione e/o una rimodulazione; e un altro provvedimento riguardante le aliquote dell’Imu sui terreni edificati, bloccati sul valore più alto in assoluto, vale a dire al 10,6 per mille.

Tali problematiche – dichiara Fenza – persistono dal luglio dell’anno 2010 senza che si sia verificata nessuna manifestazione di interesse e nessuna azione correttiva da parte dell’Ente in grado di far decollare il Piano Urbanistico Comunale. L’unica preoccupazione dell’amministrazione locale è stata quella di fare cassa e colmare i buchi finanziari. Tra i metodi più rapidi per introitare i fondi c’è stata l’emissione dei decreti ingiuntivi con riscossione coattiva, nei confronti dei quali sono stati azionati dei ricorsi, in quanto definiti iniqui, le cui sentenza sono previste per fine maggio”.

Tuttavia gli Amici della Terra contestano il blocco del territorio di oltre sei anni, inteso come interruzione dello sviluppo dell’agricoltura, con la conseguente scomparsa della professionalità che potrebbero rafforzarsi ed emergere in questo settore, sopratutto dopo il fenomeno di un “ritorno al passato” per il lavoro nei campi.

“Per circa l’80% – spiega Fenza – il nostro territorio è destinato al Pip ( in parte realizzato, impegnando poche risorse locali), al PUC e al progetto della Piattaforma Logistica, con questi ultimi due che sono completamente fermi. Noi abbiamo la ferma intenzione di salvaguardare il territorio dalla cementificazione per salvarlo e consegnarlo alla future generazione cosi come madre natura lo ha creato, ricordando come ogni metro quadro tolto al cemento è un regalo per l’umanità”.

A fine maggio, per il secondo anno consecutivo , gli “Amici della Terra”, in collaborazione con le altre associazioni locali, hanno organizzato una giornata denominata “Ospitalità Contadina”, che avrà come location l’area compresa tra la contrada Sibelluccia e la frazione Monticelli. Si tratta di un’altra giornata di sensibilizzazione nel corso della quale verranno offerti ai partecipanti prodotti della terra e pietanze della gastronomia contadina locale Tutto questo in attesa di risposte concrete da parte delle istituzioni, in particolari degli organi regionali (commissione ambiente) per la modifica della legge 16 del 2004, prendendo a modello la normativa urbanistica della Regione Toscana, ultimamente approvata, la quale recita “Zero consumo suolo agricolo”.

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