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Giorno della Memoria, per non dimenticare

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Giorno della Memoria, per non dimenticare

La Prefettura di Salerno celebra il Giorno della memoria, per non dimenticare la tragedia della Shoah

[ads1]Salerno – Si è svolta ieri mattina, alle ore 12.00, presso il Palazzo del Governo, la cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria, per ricordare la tragedia della Shoah.

In alcuni momenti bui della storia l’uomo ha dato il peggio di sé, ma non siamo rimasti nei lager, siamo andati avanti. Il nostro compito è di ricordare, ricordare con vitalità, con passione i valori fondamentali, quegli stessi valori che, durante l’ultimo conflitto mondiale, sono stati barbaramente soffocati” questo l’invito lanciato da parte del neo Prefetto Salvatore Malfi che, per la prima volta dal suo arrivo in Campania, ha celebrato il Giorno della Memoria.

Giorno della MemoriaPer non dimenticare l’orrore, per non scordare l’atrocità delle leggi razziali e per commemorare, ancora e sempre, tutte le vittime dell’Olocausto. A 71 anni di distanza dalla liberazione di Auschwitz dai nazisti, ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.

Protagonista della cerimonia una rappresentanza di giovani della Consulta degli Studenti che ha letto, recitato e suonato brani scelti per riflettere sull’importanza del ricordo come baluardo contro future violenze.

Momenti di grande commozione durante la consegna, da parte del Prefetto Salvatore Malfi, delle medaglie d’onore alla memoria, conferite dal Capo dello Stato ai familiari di Mario Daniele di Agropoli, Generoso Calabrese di Campagna, Antonio De Filitto di Motecorvino Rovella ed Angelico Chiaviello di Serre, quattro cittadini salernitani che durante l’ultimo conflitto mondiale furono deportati ed internati nei lager nazisti.

Giorno della Memoria Abbiamo riportato alla memoria storie di solitudini, di coraggio, di eroi silenziosi che ci hanno regalato un futuro, un’altra possibilità. Per non dimenticare gli orrori della guerra, per ricordare tutte le vittime che, come mio padre, hanno perso la vita per la libertà ” Queste le parole di Miranda, figlia di Angelico Chiaviello, cittadino salernitano deportato nei lager.

Presente alla manifestazione anche il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Aurelio Tommasetti. 

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