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Giffoni e l’OpenMakers Day, ovvero la tecnologia domani

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Giffoni e l’OpenMakers Day, ovvero la tecnologia domani

Innovazione e tecnologie OpenSource all’«OpenMakers Day» di Giffoni Vallepiana

Si è svolta ieri, 9 novembre, la prima giornata giffonese dedicata al Software Libero, alla Filosofia OpenSource e al Making: il«Giffoni OpenMakers Day», patrocinato dal Comune di Giffoni Valle Piana, dal Giffoni Film Festival e dall’Osservatorio OCPG dell’Università di Salerno, si è avvalso della collaborazione con l’Associazione “Angelo Azzurro”, la StartupSolutionsGli amici del Giffoni HackLAB per offrire ai partecipanti una giornata di notevole interesse scientifico.

Di cosa si è parlato.  Quest’anno il LinuxDay, organizzato presso l’Antica Ramiera di Giffoni, si è evoluto e ha deciso di abbracciare un orizzonte più vasto all’interno del complesso mondo informatico. Tra i diversi spunti offerti dai Makers partecipanti sono emersi alcuni temi caldi, come l’ottimizzazione dei progetti di stat-up, le nuove tecnologie per le imprese, ma anche i sostanziali vantaggi per le piccole aziende derivanti dalla ricerca scientifica e tecnologica (applicata al viral marketing, al business sul web e all’utilizzo di laboratori innovativi).

In particolare, durante l’OpenMakers Day gli esperti hanno mostrato come alcuni gruppi di giovani ben organizzati si stiano evolvendo, sviluppando progetti di innovazione studiati per le piccole imprese e dando vita a vere e proprie “FAB LAB“.

OpenMakers Day

Le fab lab. “Fab lab” vuol dire “fabrication laboratory“: sono aziende che offrono consulenza alle imprese, ovvero alle attività che non possono permettersi di avere un reparto ricerca e sviluppo. In molti casi, i giovani esperti sfruttano macchinari già presenti nelle aziende, insegnando agli imprenditori come servirsene in modi diversi e realizzare prodotti differenziati con la stessa dotazione tecnologica a disposizione.

OpenMakers Day

Makers ma non solo. I “makers” intervenuti sono la generazione più recente del mondo dell’innovazione: anche in Italia, la controcultura maker (cioè il fai-da-te tecnologico, che consente un riutilizzo efficace di parti robotiche e meccaniche attraverso competenze di natura ingegneristica, offrendo lo spunto per nuovi strumenti ed invenzioni) si sta aprendo alla filosofia OpenSource, che propone l’adozione di licenze libere – in modo da sperimentare nuovi approcci alla produzione tramite tecnologie a basso costo.

Un evento di grande interesse. Durante l’OpenMakers Day 2013 sono state esposte creazioni molto particolari, che insieme ai talk dei vari esperti hanno destato un notevole interesse di pubblico. Uno dei principali makers, l’ing. Daniele Costarella, ha espresso grande soddisfazione commentando: “Un evento del genere mancava al sud, e sentivamo il bisogno di provarci, di riunire tutti i makers del territorio in un’unica giornata. Alla fine è stato un successo! Tanti interventi interessanti, tanta gente che le cose le fa sul serio! Ma non finirà di certo qui, abbiamo in serbo per tutti tante nuove sorprese e ci impegneremo a rendere la seconda edizione di portata nazionale. Al prossimo evento!“.

Si ringraziano per le foto Ivana Striano e Luca Pagano