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Sgominata banda di ladri responsabile di numerosi furti tra Napoli e Salerno

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Sgominata banda di ladri responsabile di numerosi furti tra Napoli e Salerno

Selfies alle Maldive sui social: “4.000 euro al mese…quanto noi guadagnano solo i politici”. Individuati i responsabili di numerosi furti avvenuti in diversi comuni campani

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AGGIORNAMENTO ore 14.30 – Furti tra Napoli e Salerno

I responsabili sono stati identificati nelle persone di ROMANO Ciro nato il 14/4/1965, ROMANO Giuseppe nato il 8/7/1987 e GUILLARI Ciro nato il 25/1/1965.  In particolare l’attività investigativa, svolta prevalentemente mediante intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione, ha consentito di verificare che gli indagati preliminarmente effettuavano sopralluoghi ed individuavano gli appartamenti da colpire contrassegnandoli con dei segni distintivi allo scopo di assicurarsi che nel frattempo i proprietari non fossero rientrati; successivamente, solo dopo che i “pali” si erano posizionati nelle vicinanze con le auto pronte per la fuga, forzavano il cilindretto della serratura delle porte di ingresso e penetravano negli appartamenti.

Sono in corso accertamenti per verificare l’esistenza di eventuali complici nei territori in cui venivano consumati i furti.

Il fatto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Salerno a carico di 3 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai furti in appartamento.

Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Salerno i militari della Sezione “reati contro il patrimonio“ hanno accertato che nel periodo tra luglio e settembre 2016 la banda aveva commesso numerosi furti in case dei quartieri residenziali di Napoli, Salerno e altri comuni della Campania.

Gli arrestati sono tutti del rione Traiano. Operavano sempre con le stesse modalità: con sopralluoghi di giorno individuavano gli appartamenti da colpire e con la tecnica del “pezzetto di carta” verificavano se i proprietari fossero rientrati. Poi i furti, di mattina nei giorni di mercato, di notte nelle case lasciate dalle famiglie in vacanza.

Rubati denaro contante, oggetti preziosi e argenteria ma talvolta anche i capi di abbigliamento griffati. Il tutto veniva poi venduto a ricettatori del napoletano e assicurava ai malfattori un elevato tenore di vita del quale si vantavano: -“…abbiamo fatto 4.000 euro……sai chi li guadagna? solo i politici!…”

Insomma, la “bella vita” senza lavorare, tanto da permettersi costose vacanze in 4 dentro un lussuoso resort delle Maldive documentate da una serie di selfies pubblicati sul suo profilo da uno degli indagati.

 

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