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Fonderie Pisano, Ricorso Incidentale presentato al Tar dal comitato “Salute e Vita”

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Fonderie Pisano, Ricorso Incidentale presentato al Tar dal comitato “Salute e Vita”

Il comitato “Salute e Vita” ha reso pubblico il Ricorso Incidentale presentato al Tar, in risposta al tentativo da parte dei Pisano di sfuggire alla Valutazione di Impatto Ambientale

In mattinata, è stata convocata una conferenza stampa del Comitato e Associazione “Salute e Vita” per rendere noto il Ricorso Incidentale presentato al Tar in risposta al tentativo da parte dei Pisano di sfuggire alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e alla Valutazione d’Incidenza (VI) impugnando la procedura che obbliga gli stessi a sottoporsi a VIA e VI, come previsto dal Testo Unico Ambientale. Saranno presenti: Lorenzo Forte, l’ing. Salvatore Milione e l’avv. Franco Massimo Lanocita.

Nel Ricorso Incidentale, l’avvocato Franco Massimo Lanocita ricostruisce tutta la vicenda delle Fonderie Pisano e mette in evidenza tutti gli “errori” commessi dalla dirigenza della Regione Campania, che di fatto hanno consentito ai Pisano di continuare ad avvelenare l’aria che respiriamo, nonostante sia stata già data una VIA negativa e sia stata revocata l’Autorizzazione d’Impatto Ambientale. Anche oggi sono arrivate decine di segnalazioni da parte della popolazione allarmata per la puzza nauseabonda che invade la nostra vita quotidiana e rende precario il futuro e la salute di chi vive nella valle dell’Irno.

La Conferenza stampa ha rappresentato l’occasione per fare un Focus sull’intera vicenda e per informare la popolazione sulle prossime azioni messe in campo da Comitato e Associazione per tutelare la Vita, la Salute e la Giustizia in questa battaglia che assume sempre più aspetti paradossali. Ricordiamo che nonostante i numerosi accertamenti certificati da più Enti, non ultima la sentenza del TAR del 21 ottobre del 2018 che mette in evidenza il pericolo ”esiziale” (riscontrato dall’Arpac il 3 ottobre ) ovvero mortale, la questione Fonderie Pisano è purtroppo non ancora risolta. 

Per prima cosa esprimiamo soddisfazione perché la procedura di ricorso predisposto contro le Istituzioni italiane è stata definitivamente incardinata, e il caso sarà portato all’esame della Corte il prima possibile. Questa prima comunicazione è da considerarsi estremamente positiva in quanto implica il positivo superamento di un primo sommario esame di non manifesta inammissibilità delle doglianze. Ricordiamo che tra le doglianze sollevate da più di 150 famiglie ricorrenti di Salerno, Baronissi e Pellezzano, ci sono la violazione del loro diritto alla vita e all’integrità psico-fisica, in quanto le autorità nazionali e locali hanno omesso di adottare le misure idonee a prevenire e fronteggiare non soltanto i danni ambientali e sanitari derivanti dalle emissioni inquinanti provenienti dalle Fonderie Pisano, ma anche la vera e propria emergenza sanitaria causata dal grave inquinamento industriale prodotto dall’opificio.

Inoltre si contesta la mancata informazione della popolazione locale dei rischi derivanti dalle emissioni delle Fonderie Pisano, la nostra piccola Ilva. Per finire, è fatta espressamente menzione nel ricorso della carente risposta giudiziaria alle istanze della popolazione, che è stata lasciata priva di qualsiasi strumento per opporsi alla violazione su base continuativa delle norme ambientali che incidono negativamente sul godimento della loro vita privata e familiare. Speriamo che le autorità italiane (Stato, Regione, Comune di Salerno, ASL…) vengano finalmente messe dinanzi alle proprie responsabilità.