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Firenze: il patrimonio dell’umanità tra arte e gastronomia

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Firenze: il patrimonio dell’umanità tra arte e gastronomia

A ZONzo  va alla scoperta dell’Italia del Rinascimento e della cucina tipica a Firenze, una città a misura dei turisti

Firenze, il cui centro storico è riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è la tappa italiana della rubrica A ZONzo dopo il viaggio a Varsavia, una delle capitali più belle dell’Europa dell’Est (leggi l’articolo cliccando qui).

FirenzeSe decidete di visitare Firenze, dovete convincervi di una cosa: non ci saranno souvenirs da comprare e mettere in valigia, ma solo da gustare sul posto con gli occhi e con la bocca. A deliziare la vostra vista sarà l’arte e l’architettura fiorentina, mentre  a convincere il vostro palato sarà la cucina tipica toscana.

Non potendo concentrarci esclusivamente sull’arte o sulla cucina perché la scoperta culturale della città si accompagna bene con un pranzo tipico, con questo articolo vi mostreremo una Firenze da guardare e da gustare!

FirenzeQuando si dice “Vado a Firenze“, l’affermazione di tutti quelli che ci sono stati è: “Mangia la bistecca alla fiorentina“! Anche noi di A ZONzo vi consigliamo di assaggiarla.

La famosissima bistecca alla fiorentina rigorosamente “al sangue è la specialità toscana per eccellenza ricavata dal taglio di carne bovina cucinata alla brace. Il taglio dalla lombata del bovino comprende l’osso al centro con il filetto da una parte e il controfiletto dall’altra.

Curiosi di conoscere l’origine della bistecca, scopriamo che bisogna andare indietro nel tempo fino al XV secolo. Per la notte di San Lorenzo, il cui emblema è la graticola per la morte atroce che il martire subì, era usanza distribuire al popolo fette di quarti di bue arrostiti. Questo avveniva, con molta probabilità, davanti alla basilica di San Lorenzo dove un gruppo di mercanti anglosassoni iniziò a richiedere  “beef steak“. La pronuncia del termine inglese, tradotta onomatopeicamente, è diventata per i fiorentini “bistecca“, sostantivo usato in italiano per indicare il taglio di carne fiorentino.  A ZONzo consiglia di provarla dopo aver mangiato un’altra specialità toscana: la ribollita.

Firenze La ribollita è un piatto povero di origine contadina che si preparava agli inizi del XX secolo in alcune città toscane. Potrebbe sembrare una zuppa di pane raffermo con verdure, ma non è così. Il nome “ribollita” rimanda al fatto che il piatto sia “ribollito” in padella o nel forno a legna nei giorni successivi alla preparazione per acquistare sempre più gusto. Per chi fosse interessato alla ricetta, tra gli ingredienti fondamentali, oltre al pane, ci sono il cavolo nero e i fagioli.

Il pranzo tipico toscano va accompagnato da un vino rosso locale, il più amato a tavola ed esportato in tutto il mondo: il Chianti.

Firenze

Dal colore rubino vivace, il Chianti DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) tende al granato con l’invecchiamento e con il suo odore intenso ha un sapore inconfondibile.

Dopo aver parlato di questi prodotti enogastronomici, possiamo mostrarvi perché, con le sue 500mila presenze nel 2013, Firenze è una città a misura dei turisti! 

Tra le tante opere che meritano la giusta attenzione, in questo articolo ci limitiamo ad incuriosirvi.

Piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze e il cuore della vita sociale cittadina con Palazzo Vecchio, sede del comune della città e “Uno dei palazzi civici più conosciuti nel mondo” con la Torre di Arnolfo che, alta circa 94 metri, domina la piazza.

FirenzeTra le tante statue che affollano la Loggia della Signoria, ha attirato la nostra attenzione l’opera bronzea di Benvenuto Cellini, la più famosa di tutta la piazza: Perseo con la testa di Medusa. A distogliere, però, lo sguardo dalle statue ci sono gli artisti di strada che meravigliano grandi e piccini, regalando un sorriso a tutti i turisti.

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FirenzeTralasciando in questo articolo tutte le meraviglie architettoniche e i musei della città, vi consigliamo di visitare il Giardino di Boboli, parco storico di Firenze a pochi passi dal centro per riuscire a godere di un panorama mozzafiato sulla città (come mostra l’immagine in evidenza).

Boboli, con i suoi 45.000 m², è un museo all’aperto e rappresenta “Uno dei più importanti esempi di giardino all’italiana al mondo“.

Non possiamo chiudere il nostro articolo senza aver parlato, almeno en passant, di “Uno dei simboli della città di Firenze e uno dei ponti più famosi del mondo“. Ponte Vecchio, come lo vediamo oggi, fu costruito nel 1345 ed è sopravvissuto ai bombardamenti dei nazisti, ospitando importanti gioiellerie. Nel 1593 Ferdinando I de Medici aveva ordinato che i gioiellieri si trasferissero sul ponte per sostituire le botteghe maleodoranti dei macellai. Fa parte di Ponte Vecchio anche il Corridoio vasariano costruito nel 1565 dall’architetto Giorgio Vasari per Cosimo I; lo scopo del corridoio sopraelevato era quello di mettere in comunicazione Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, di cui il Giardino di Boboli rappresentava il parco ducale.

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Con Palazzo Vecchio, Giardino di Boboli e Ponte Vecchio abbiamo scoperto uno degli esempi fiorenti di incastro perfetto di arte, architettura, storia e cultura in Italia!

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Quello che più ci ha colpito nel nostro viaggio a Firenze è lo stupore provato dai turisti al cospetto dell’arte e dell’architettura cittadina e il piacere provato a tavola gustando la cucina tipica toscana.

Con la promessa di ritornare a parlare di Firenze prossimamente, perché siamo consapevoli di non essere riusciti a raccontare tutto, auguriamo a tutti i nostri lettori buon viaggio!