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Consorzio di Bacino Salerno 1, la parola al Commissario

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Consorzio di Bacino Salerno 1, la parola al Commissario

Una conferenza stampa indetta dai vertici del Consorzio di Bacino per chiarire la propria posizione sul caso “assenteismo dei lavoratori”

Assenteismo, ecco il dopo blitz. Si è tenuta questa mattina, presso la sede legale, sita in Cava de’ Tirreni del Consorzio di Bacino Salerno 1, una conferenza stampa per dei chiarimenti, relativi agli eventi che si sono verificati presso i cantieri di Roccapiemonte e Castel San Giorgio, che hanno reso “protagonisti”, alcuni dipendenti.

Pochi giorni fa è stata, infatti, portata a termine l’operazione “Easy badge“, dove nel periodo compreso tra novembre 2012 e gennaio 2013, ha rilevato che alcuni lavoratori (sic!), avrebbero regolarmente timbrato i cartellini anche per conto di colleghi assenti, ritardatari o che si erano allontanati dal luogo di lavoro prima della fine di turno.

Sono immediatamente partite 22 ordinanze cautelari (9 ai domiciliari, 13 obblighi di firma), nei confronti dei dipendenti  fanfaroni del Consorzio di Bacino Salerno/1.

ConsorzioAlla conferenza, presente l’avvocato Fabio Siani, Commissario del Consorzio di Bacino Salerno 1, che ha dichiarato: “Abbiamo indetto questa conferenza stampa perché finora si è detto di tutto e di più, si è fatta anche della disinformazione da parte della stampa, da parte di qualche politico e anche qualche cittadino diffondendo informazioni assolutamente sbagliate. Sia i dirigenti che i dipendenti del Consorzio non vogliono passare per complici in questa vicenda. Il Consorzio ha avuto sempre massima attenzione rispetto alla presenza dei dipendenti sui cantieri, rispetto alla qualità della raccolta differenziata nonostante le problematiche che il Consorzio sta affrontando negli ultimi 4 anni: ricordo che i comuni ci devono 34 mln di euro ma noi continuiamo a garantire gli stipendi, il vestiario estivo/invernale ai dipendenti, il carburante, insomma riusciamo a portare avanti l’azienda tra mille difficoltà. Il caso specifico ha visto coinvolti alcuni dipendenti, 22 su 240 totali. I nostri dipendenti hanno sempre lavorato; a Roccapiemonte e Castel San Giorgio siamo arrivati a numeri importanti per la raccolta differenziata: a Castel San Giorgio siamo all’ 82%, a Rocca oltre il 50%. Ciò non toglie che l’azienda ha assunto una posizione durissima rispetto a questa vicenda. Chi ha sbagliato pagherà senza alcun dubbio”.

 E ha aggiunto: “Per ora, i 9 dipendenti agli arresti domiciliari sono stati sospesi. Per tutti, compresi questi 9, abbiamo aperto un procedimento disciplinare, però è condizionato all’esito del procedimento penale che tra l’altro noi non conosciamo: noi ufficialmente non siamo a conoscenza degli atti dell’indagine, abbiamo appreso le notizie dai nostri dipendenti, dalla stampa, dai carabinieri ma sempre in maniera informale”.

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Presente alla conferenza anche il dott. Stefano Cicalese, dirigente del Consorzio di Bacino SA/1: “Come consorzio nasciamo nel 1995, ma dal 95 al 99 il consorzio non è stato attivo. In una prima fase la rilevazione delle presenze veniva fatta con registri dati in dotazione ai responsabili dei cantieri e i dipendenti firmavano sia all’entrata che all’uscita, ma ciò non ci soddisfò. Non appena siamo riusciti ad acquisire cantieri più idonei abbiamo cambiato la metodologia, abbiamo introdotto i cartellini marca-tempo e il cantiere di San Severino fu dotato anche di un sistema di videosorveglianza. Poi abbiamo ulteriormente innovato il sistema di rilevazione delle presenze tramite un sistema centralizzato con un archivio online. Nel momento in cui sui territori non vi sono rifiuti, ed il lavoro risulta effettuato efficacemente, noi non abbiamo motivo di sospettare che qualcuno abbia potuto fare qualcosa. Non vi era alcun sentore di ciò che stava accadendo”.