Home Prima Pagina Faraglioni di Capri: l’incanto tra cielo e mare

Faraglioni di Capri: l’incanto tra cielo e mare

0
Faraglioni di Capri: l’incanto tra cielo e mare

A ZONzo va su una delle 10 isole più belle al mondo per un weekend indimenticabile, alla scoperta dei Faraglioni di Capri

I faraglioni di Capri sono uno dei simboli più famosi dell’isola campana. Inserita al settimo posto nella classifica del National Geographic tra le isole più belle al mondo, Capri non poteva mancare nella nostra rubrica; il viaggio di oggi per A ZONzo, dopo quello della settimana scorsa a Brindisi (clicca qui), si compie proprio intorno ai Faraglioni di Capri.

[ads2]

La prima cosa da sapere: i faraglioni di Capri sono scogli rocciosi che emergono dall’acqua, tipici della costa mediterranea e presenti, oltre che a Capri, ad Acitrezza, all’isola del Giglio, alle isole Eolie, a Pantelleria, a Scopello, etc.

Ritornando a Capri, la sagoma dei picchi rocciosi a sud-est è infatti facilmente riconoscibile da tutti, però in pochi sanno che sono 4 e non 3. Il faraglione di terra, chiamato Saetta, oltre ad essere il più alto (109 metri) è anche l’unico unito alla terraferma; il faraglione di mezzo, conosciuto come Stella, è forse quello più famoso per la sua cavità centrale lunga 60 metri; il faraglione di fuori, chiamato  Scopolo, è invece un piccolo promontorio sul mare dove vive la lucertola azzurra (Podarcis sicula coerulea).

Questi tre sono i più famosi, ma ce n’è anche un altro chiamato Monacone per la presenza in queste acque, fino agli inizi del ‘900, della foca monaca mediterranea.

Il panorama migliore sui faraglioni di Capri è offerto dai giardini di Augusto, ma noi vi proponiamo di vederli da altri punti suggestivi, come abbiamo fatto noi.

1.Veduta dai Giardini di Augusto

Faraglioni di Capri

Come prima tappa, andiamo a vedere i Faraglioni di Capri dai Giardini di Augusto. Attraversiamo Piazza Umberto I, nota a tutti come “La Piazzetta” per le sue dimensioni ridotte, affollata da turisti ad ogni ora del giorno e della notte.

Attraversando l’arco in fondo alla piazza, ci ritroviamo di fronte al Grand Hotel Quisisana, uno degli alberghi più famosi di Capri, che dal 1845 è “scelto da re, rockstar e poeti“.

Faraglioni di CapriNon possiamo non percorrere via Camerelle, la strada più famosa di Capri per gli acquisti. Tra i tanti negozi d’alta moda e di artigianato locale, attira la nostra attenzione una fabbrica di profumi, Carthusia, nota in tutto il mondo per i suoi prodotti pregiatissimi: impossibile non entrare e ammirare la preparazione di essenze e profumi!

Dopo questa breve pausa, finalmente entriamo nei Giardini di Augusto, voluti dall’industriale tedesco dell’acciaio Friedrich Alfred Krupp e chiamati così, solo dal 1918, in onore dell’imperatore romano. Prima infatti portavano il nome dell’industriale che a Capri agli inizi del’900 comprò molte proprietà.

La vista sui faraglioni di Capri è stupenda, dall’ombra del parco il mare e il sole avvolgono i picchi rocciosi, che dominano su tantissime barche e lussuosissimi yacht.

2. Veduta dalla spiaggia di Marina Piccola

Faraglioni di Capri

Affacciandoci dai giardini verso destra notiamo una strada che scende verso il mare zigzagando tra le rocce, è via Krupp. Chiediamo a Pasquale e Valentina, i nostri amici di cui siamo ospiti, dove conduca. Scopriamo che fu costruita dall’industriale tedesco per poter raggiungere la sua villa dal centro storico, oggi invece conduce a Marina Piccola.

Faraglioni di CapriCon i suoi 1350 metri percorribili solo a piedi, la strada si sviluppa tra tornanti e curve a gomito e regala dall’alto uno spettacolo unico.

Arrivati sulla spiaggia di Marina Piccola, ci facciamo un bagno guardando i Faraglioni di Capri spuntare dall’acqua limpida.

L’azzurro del cielo si confonde con il mare. A separare aria e acqua ci sono i faraglioni che dominano il panorama, rendendo le nostre foto uniche. Ci immergiamo nell’acqua e diciamo ai nostri amici che sono fortunati a vivere in quest’isola meravigliosa, cantata da poeti e omaggiata da artisti.

3. Veduta dal Monte Solaro

Faraglioni di CapriLa nostra prima giornata a Capri comprende anche l’escursione al Monte Solaro, da cui si può godere di una vista che i turisti di un giorno a Capri ignorano. Arrivati in auto ad Anacapri, raggiungiamo in pochissimo tempo la cima più alta dell’isola (589 metri).

Evitiamo la lunga passeggiata a piedi, che offre panorami spettacolari tra terra e mare ma è ideale in primavera. Seduti, invece, comodamente in seggiovia saliamo in vetta ammirando uno dei più bei panorami d’Italia sull’isola campana.

Camminando per il Monte Solaro scorgiamo una nuova vista sui Faraglioni di Capri. Dall’alto sembrano piccolissimi scogli, ma osservando barche e yacht che sono nelle vicinanze ci rendiamo conto della grandezza mastodontica dei picchi rocciosi.

4. Veduta dal mare

Faraglioni di Capri
Nel nostro secondo giorno a Capri ci dirigiamo al porto per prendere una delle imbarcazioni che portano i turisti a fare il “classico giro dell’isola“.

Pasquale, che fa la guida per una di queste compagnie, ci assicura una nuova veduta dei faraglioni di Capri. Prendiamo la macchina fotografica e ci lasciamo cullare dalle onde del mare mentre ci allontaniamo dal porto e ci muoviamo verso ovest. I faraglioni saranno visibili quasi alla fine del nostro giro perché si trovano a sud-est, ma per noi non è un problema: c’è tanto da fotografare!

Pasquale mette subito a proprio agio tutti i turisti, italiani e stranieri, presentando la “sua” isola prima in italiano e poi in inglese. Scopriamo la storia dell’isola, aneddoti e leggende su molti artisti famosi. Informato su chi dei grandi nomi del cinema è in vacanza sull’isola, ci mostra diversi yacht e ci dice il nome dei proprietari.

Faraglioni di CapriDurante il giro tra roccia e mare scorgiamo come, lasciandoci alle spalle l’area del porto molto abitata, la natura domina e il mare è l’unico rumore. Solo qua e là tra gli alberi si intravede la villa di qualche vip.

Arriviamo davanti alla Grotta Azzurra, ma per colpa del mare agitato resta chiusa, non possiamo accedervi prendendo i piccoli gozzi. L’entrata della grotta, a causa del maltempo, è diventata piccolissima: non è proprio il giorno adatto per visitarla!

Pasquale leggendo la nostra delusione negli occhi, ci consola dicendo di avere una sorpresa per noi alla fine del giro dell’isola che ci regala lo spettacolo dei faraglioni di Capri.

Pasquale ci fa quasi toccare con mano la roccia dei faraglioni bagnati dal mare azzurro dell’isola quando l’imbarcazione attraversa il faraglione di mezzo, quello con la cavità al centro. Immediatamente pensiamo al filosofo Immanuel Kant e ci ripetiamo nella mente un’unica parola: sublime.

Faraglioni di Capri

Prima di tornare al porto scopriamo, inoltre, perché si chiamano faraglioni. Il nome deriva dal greco “pharos”, che in italiano traduce il termine “faro” per l’uso antico di mettere sui monti e sulle rocce vicino alle coste dei fuochi per segnalare ai naviganti, di notte, gli ostacoli presenti.

Dopo aver concluso il giro, Pasquale ci rivela la sua sorpresa: fare il bagno nella Grotta Azzurra entrando a nuoto. Non ci sono parole per descrivere e non ci sono fotografie per testimoniare il bagno più bello della nostra vita!

Faraglioni di Capri

Il nostro fine settimana a Capri si conclude in piazzetta dopo aver mangiato in uno dei ristoranti dell’isola le specialità della cucina isolana e aver sperimentato durante il nostro soggiorno l’ospitalità e la cordialità capresi.

Non essendo riusciti a raccontarvi tutto, vi lasciamo con una galleria fotografica del nostro viaggio.