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Eboli, intesa con la Soprintendenza per la salvaguardia delle aree archeleogiche

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Eboli, intesa con la Soprintendenza per la salvaguardia delle aree archeleogiche

Firmata un’intesa istituzionale tra il Comune di Eboli e la Soprintendenza per valorizzare il patrimonio archeologico e promuovere il territorio

I siti archeologici della città, testimonianza della storia del territorio ed attrattori di flussi turistici e nuova economia, al centro del protocollo d’intesa tra il Comune di Eboli e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino.

La convenzione, presentata questa mattina, stabilisce una stretta collaborazione tra Comune e Soprintendenza, entrambi preposti alla salvaguardia e la valorizzazione delle aree archeologiche presenti sul territorio. «Una nuova tappa nel percorso di crescita culturale e promozione dle territorio – ha detto il sindaco, Massimo Cariello -. La valorizzazione e conservazione del patrimonio rende la comunità più unita e permette alla città di promuovere la sua capacità di attrarre turismo ed economia, oltre a garantire la crescita culturale, a cui teniamo particolarmente». Sono tre i siti su cui si concentrerà l’attenzione dell’intesa: i resti rinvenuti sulla collina di Montedoro, il quartiere artigianale con le Fornaci Romane nei pressi del santuario dei SS Cosma e Damiano ed un edificio di epoca romana rinvenuto in località Paterno-Fontanelle.

«Oggi viene lanciato un messaggio alla comunità – ha sottolineato Francesca Casule, responsabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino -. La disponibilità dell’Amministrazione comunale e l’accordo stipulato renderanno fruibili le aree archeologiche a tutti». L’importanza degli studi archeologici è stata ribadita dal funzionario della Soprintendenza, Adele Lagi: «Anche gli strumenti urbanistici devono tenerne presente, specie in un’area come Eboli dove esistono siti e l’Amministrazione comunale è particolarmente sensibile».

Sul tema della manutenzione si è soffermato Padre Angelo, francescano, in rappresentanza del santuario, proprietario dei suoli su cui sorgono le Fornaci Romane: «Il sito appartiene storicamente e culturalmente a tutti, siamo lieti che venga rinnovata la convenzione per la manutenzione». I possibili scenari futuri sono infine stati disegnati dall’assessore alle politiche culturali, Angela Lamonica: «Valorizzare il patrimonio significa candidare il territorio a percorsi importanti, sul piano turistico e culturale, anche per la presenza delle vicine Paestum, Pontecagnano, Buccino e Padula».