Una Donna Per Amico è il 13° album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nell’ottobre 1978 dall’etichetta discografica Numero Uno. In esso è presente una delle canzoni più belle di Battisti, anche se poco conosciuta, ovvero, Donna Selvaggia Donna

Il tema centrale di quasi tutte le canzoni dell’album Una Donna Per Amico, è basato sui cambiamenti dei rapporti tra uomo e donna, sulle paure e le incomprensioni, rappresentati, a volte, nel quadro della vita metropolitana, a volte, nello spazio della pura interiorità.

Entusiasma anche me / l’entusiasmo che dentro hai / Ma così non si può: troppo amore oppure l’odio no / Infantile finché vuoi / ma gentile qualche volta in più se puoi. 

Piace molto anche a me ascoltare la musica / ma se interrompo per te, io divento insensibile / È possibile che sia / tutto orribile o bellissimo bambina mia?

Già da questa prima strofa si può notare come la cifra stilistica dominante di questo capolavoro targato, come sempre, Mogol–Battisti sia la contraddizione o, meglio, la compenetrazione continua, quasi fluida, di opposti stati d’animo e sentimenti.

Tale coincidenza d’opposti, che sembra richiamare il leggendario Ouroboros, il drago che mangia la sua stessa coda, antico simbolo alchemico che indicava, appunto, la “coincidentia oppositorum”, pare trovare la sua risoluzione nel rapporto continuo e continuamente rinnovato nelle sue componenti essenziali con la Donna “selvaggia”:

Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai / Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei / Molto se vuoi tutto non puoi / Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai.

Un’interiorità scissa, dunque, che trova un ulteriore rinforzo nella musica che non è abbandonata al caso, ma si snoda sottolineando il moto del pensiero: infatti, all’inizio delle strofe di cui è formata la canzone, la voce si staglia da sola con l’accompagnamento, peraltro scarso, della batteria e del basso.

È solo dopo qualche verso che, poco per volta, entrano in scena gli altri strumenti e, in particolar modo, la chitarra classica di Graeme Taylor che, in maniera magistrale, evidenzia lo slancio del pensiero in vari punti chiave delle strofe, tramite arpeggi precisi e, per certi versi, dal sapore quasi evocativo:

Senza trucco tu sei / molto bella e più giovane / Non discuto però le tue scelte più libere / ma se non indosserò / gli stivali da cowboy disprezzarmi tu non puoi. 

Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai / Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei / Molto se vuoi tutto non puoi / Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai. 

A sottolineare ulteriormente la bellezza del brano e, insieme, dell’LP nella sua totalità, possiamo ricordare come Una Donna Per Amico fu il quarto album più venduto in Italia nel 1978 ed è uno dei più grandi successi di vendite che Lucio Battisti abbia mai riscosso, con un numero di copie vendute che, a seconda delle fonti, varia tra 600 mila e 1 milione.

L’album, inoltre, è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre, secondo l’autorevole rivista Rolling Stone Italia, alla posizione numero 3.

In chiusura, tornando a Donna Selvaggia Donna, si può notare come la bellezza di questa canzone risieda nel suo essere un’esplorazione dell’animo di Lucio Battisti, dei suoi profondi moti psichici e, in definitiva, del suo rapporto con l’universo femminile.